Tartaruga femmina e maschio, le principali differenze

Distinguere il sesso di questi simpatici animali muniti di guscio è possibile grazie ad alcuni dettagli del loro corpo.

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Tartaruga di terra da Pixabay, sito OrizzontEnergia

Simbolo di tenacia e di pazienza, la tartaruga è da sempre uno degli animali che ispirano più simpatia. Inoltre, la sua estrema longevità è una peculiarità decisamente rara nel regno animale, e che la rende invidiabile anche per l’essere umano.

La tartaruga è un animale affascinante e dai lati misteriosi. Alcuni suoi aspetti sono ancora poco conosciuti, e solo di recente sono stati rivelati da alcuni studi. Un esempio è la sua capacità di emettere suoni. Sebbene per lungo tempo sia stata creduta muta, è stato dimostrato dagli studiosi che la tartaruga non è un animale silente, bensì emette versi.

La coda può darci un buon indizio 

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Tartaruga acquatica da Pixabay, sito OrizzontEnergia

Una delle cose più difficili da scorgere nelle tartarughe è riconoscere se siamo dinanzi ad un esemplare femmina o maschio. Ciò è dovuto al fatto che la tartaruga non ha genitali esterni. Inoltre, i tempi di sviluppo di alcune tipologie di tartaruga, soprattutto le tartarughe di terra, sono molto estesi. Per questo, le caratteristiche che permettono di riconoscerne il sesso si sviluppano molto tardi.

Eppure non è un’impresa impossibile. Alcuni aspetti sapranno dirci quasi sicuramente se siamo dinanzi ad una tartaruga maschio o femmina. Parliamo, per l’esattezza, della coda, delle dimensioni, della fessura caudale e del piastrone.

Se già ad occhio vogliamo cominciare ad intuire il sesso di una tartaruga, badiamo alle dimensioni. In alcune specie, i maschi sono più piccoli delle femmine. Ma attenzione: questo metodo ha validità solo se compariamo due esemplari che abbiano per certo la stessa età.

Continuando ad osservare elementi più intuitivi, la coda è un altro aspetto che può aiutarci a capire il sesso di una tartaruga. Nelle tartarughe di terra, ad esempio, la coda del maschio è più robusta e lunga, e la punta è leggermente ricurva, e nel periodo di accoppiamento è un’arma contro i rivali d’amore. Al contrario, la coda della femmina è più corta e arrotondata, e sotto di essa ci sono gli organi riproduttivi, resi così facilmente raggiungibili dal maschio.

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Tartarughina va verso il mare da Pixabay, sito OrizzontEnergia

Restando ad osservare elementi riguardanti la coda, anche lo spazio da cui questa fuoriesce è un indizio da osservare. Avendo i maschi la coda più imponente, anche la fessura caudale sarà molto ampia e a forma di lettera V. La fessura caudale delle femmine, invece, avrà un’ampiezza più ristretta.

 Infine, possiamo osservare il piastrone, ovvero “la pancia” di una tartaruga, cioè la parte inferiore del guscio. Nei maschi è concavo, per dare maggiore stabilità nell’accoppiamento. C’è da dire che la concavità comincia a formarsi solo quando si è raggiunta la maturità sessuale. Nelle femmine, invece, il piastrone è piatto o, al massimo, convesso. Nello spazio interno, difatti, si sviluppano le uova.