Nuova tassa ambientale su case e auto, a quanto ammonta

Arriva una nuova tassa ambientale per case e auto, una batosta fiscale che scatena il panico tra tutti i cittadini europei.

Bandiera europea sventola su fabbrica inquinante (Canva) – Orizzontenergia.it

Prosegue la lotta contro i cambiamenti climatici e l’inquinamento delle città, e così l’Unione Europea, per contrastare le energie ricavate dai combustibili fossili, dà il via libera alla riforma del sistema ETS. Saranno stanziati quasi 87 miliardi di euro per tutte le famiglie, per aiutarle ad abbracciare la transizione ecologica. E così scattano nuovi incentivi, nuove riforme e anche nuove tasse.

Per premere ancora di più sull’acceleratore della sostenibilità, è prevista una nuova tassa ambientale. Questa sarà destinata a colpire sia l’energia fornita alle abitazioni che le automobili alimentate a motore tradizionale, in tutta Europa. Nonostante gli incentivi messi in campo dalla UE, si prevede una batosta fiscale per questa doppia tassa. Ma la tassa chi coinvolgerà e quale impatto avrà sulle famiglie?

Batosta fiscale sulla doppia tassa ambientale che coinvolge case e auto

Fonti green contro fonti fossili (Canva) – Orizzontenergia.it

In cosa consiste questa nuova tassa? L’Europa prevede nuove tassazioni sui carburanti fossili, che vanno a colpire i riscaldamenti domestici e i motori auto alimentati a benzina e diesel. Nonostante lo stanziamento di incentivi di circa 87 miliardi di euro, la nuova tassa si baserà sui consumi e sull’inquinamento prodotti. Insomma, più si inquina e più si paga.

In questo modo, si spinge tutte le aziende a essere più responsabili, e a cercare di contenere e limitare le emissioni, aiutando l’ambiente. La nuova tassazione combatte gli sprechi, e così la nuova riforma prevede la progressiva eliminazione delle quote gratuite per le imprese. Il tutto avverrà tra il 2026 e il 2034. Anche nel marittimo c’è un novità, quindi non solo per i carburanti su strada e per le forniture energetiche alle case.

Pompe di carburante (Canva) – Orizzontenergia.it

Le aziende che producono automobili con motori tradizionali e tutte le aziende che sfruttano le energie fossili dovranno pagare la tassa. Quindi si tratta di una tassa che dovranno pagare solo le imprese? Certamente, ma allora perché tutti i cittadini europei sono preoccupati?

Perché, per recuperare i costi in aumento per lo sfruttamento delle energie inquinanti, le varie aziende saranno costrette ad aumentare i prezzi finali dei loro prodotti. Significa che riscaldamenti, carburanti, prezzi delle auto, saranno in aumento, e a pagare saremo tutti quanti, con un ulteriore aumento del caro vita.

I Governi, per evitare questo incremento finale, hanno pensato a una limitazione, che dovrebbe scattare dal prossimo anno, e che avrà durata almeno fino al 2028. Il problema è che non si sa ancora se questa limitazione bloccherà gli incrementi dei prezzi, o se comunque ci sarà un piccolo aumento. E poi, dal 2028 cosa accadrà? I costi subiranno un aumento spaventoso, tutto insieme? Ecco, di dubbi ce ne sono molteplici.