Urinare in mare, quali danni (effettivi) per l’ambiente

Urinare in mare, crea danni? La risposta degli esperti ad una domanda che ci si pone da sempre. Non lo diresti affatto

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Papà e figlio in acqua (Canva) – Orizzontenergia.it

Con la bella stagione trascorrere almeno un giorno al mare è abitudine collaudata, soprattutto per gli italiani che di coste ne hanno di bellissime. Anche chi non ama molto il caldo ed i “riti” della spiaggia si lascia convincere. E tra le tante cose che, di anno in anno si ripetono, c’è quella di fare la pipì in mare.

Inutile negare, almeno una volta nella vita tutti abbiamo urinato in mare, il modo più veloce e che passa inosservato per assolvere i propri bisogni quando si è in spiaggia. Ma cosa succede all’ambiente? Si tratta di una pratica che crea danni? Vediamo nel dettaglio cosa dicono gli esperti mettendo un punto, una volta per tutte a questa questione.

Urinare in mare, i danni? La risposta degli esperti

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Fondali marini (Canva) – Orizzontenergia.it

Fare la pipì in mare, danneggia l’ambiente oppure è sostenibile? È questa una domanda che ci si chiede da un po’ di tempo. A dare la risposta che tutti cercavano ci hanno pensato gli scienziati dell’American Chemical Society con argomentazioni indiscutibili e spiegazioni puntuali e dettagliate.

Gli studiosi sono partiti dalla quantità di pipì che si può produrre rispetto alla grandezza del mare. Anche pensando a tantissima gente la quantità sarebbe irrisoria rispetto all’acqua marina. Ma non è tutto. Nell’urina è contenuta l’urea, una componente attraverso la quale il corpo elimina l’azoto in eccesso che si viene a creare attraverso il metabolismo delle proteine.

Proprio questo componente è una preziosa fonte alimentare per la vita delle piante marine. È evidente, dunque, che la pipì non dona che nutrimento agli abitanti del mare. Inoltre, spiegano gli studiosi, tutti gli animali che abitano il mare vi urinano, perché non potremmo farlo noi?

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Piante del mare (Canva) – Orizzontenergia.it

C’è però una dovuta precisazione che gli esperti fanno: è vietato urinare nelle piscine e anche nelle aree protette come quelle con le barriere coralline in quanto l’azoto dell’urea potrebbe andare ad intaccare il fragile equilibrio delle barriere coralline, invece nelle piscine può reagire con i disinfettanti usati, a base di cloro e bromo, creando molecole volatili che possono irritare occhi, naso e polmoni.