Le intelligenze artificiali possono risolvere il problema più grande delle energie rinnovabili, scoperta sensazionale!
Quella dell’energia solare è una delle proposte più promettenti per quel che riguarda un futuro più sostenibile dal punto di vista energetico. Negli ultimi anni l’evoluzione riguardo la scienza legata ai pannelli fotovoltaici sono state molteplici, tanto da essere arrivati sul punto di vivere una seconda rivoluzione, in grado di portare l’efficienza delle celle fotovoltaiche ad un livello superiore.
Sono infatti molteplici gli ostacoli da superare al momento, tra questi non solo l’inefficienza delle celle attuali, che si attesta generalmente intorno al 18%,ma anche la loro pesante dipendenza dal polisilicio, una materia prima di cui la Cina è il maggior produttore globale, e che rappresenta un freno significativo nello sviluppo di questo settore. Per il futuro, tuttavia, si sta disegnando un nuovo scenario in cui possono essere del nanotecnologie e le intelligenze artificiali a giocare un ruolo fondamentale.
Le IA possono rendere i pannelli molto più efficienti attraverso previsioni meteo e spostamenti “pensati”, svolta in arrivo
Per quel che riguarda la costituzione dei pannelli solari si è in continua evoluzione verso la ricerca di nuovi materiali in grado di garantire risultati migliori. Non sono però solo i materiali a poter offrire un netto miglioramento dell’efficienza energetica dei pannelli attualmente utilizzati, ed un pool di ricercatori sta infatti lavorando per trasformare l’energia solare, con l’obiettivo di rendere più efficiente quest’ultima tramite l’utilizzo di nanotecnologie, ma non solo.
Il percorso prescelto per il miglioramento dell’efficienza delle attuali celle fotovoltaiche passa anche dall’utilizzo delle intelligenze artificiali, utilizzo che permette, ad esempio, di prevedere le condizioni meteorologiche e di ottimizzare, quindi, l’orientamento dei pannelli solari in modo da massimizzarne la produttività.
In questa rivoluzione sono, tuttavia, le nanotecnologie a giocare un ruolo centrale. Le celle fotovoltaiche in via di sviluppo dovranno infatti dipendere meno dal polisilicio, la cui produzione è per lo più concentrata in Cina. Questo fattore è determinante, sia nello stabilire la sicurezza della catena di fornitura, ma anche per ragioni etiche, considerando le condizioni in cui lavorano le minoranze etniche della regione dello Xinjiang, dove viene estratto il polisilicio.
È proprio per superare questi limiti che i ricercatori stanno sviluppando nuovi materiali nanostrutturati in grado di migliorare l’efficienza dei pannelli solari, riducendo la necessità di polisilicio e consentendo un implementazione più flessibile e una produzione energetica più ottimizzata. Uno degli esempi più completi di come le nanotecnologie possono cambiare il settore fotovoltaico è l’utilizzo innovativo di nanocristalli, semi conduttori ultra piccoli dalle proprietà uniche, tra cui un’efficienza e assorbimento della luce molto alta che li rende particolarmente interessanti per il settore dell’energia solare.
In un pannello solare basato su questa tecnologia quantica la luce del sole viene assorbita da queste nanoparticelle che emettono elettroni, questi elettroni possono essere catturati e usati per generare poi corrente elettrica l, rendendo il processo più efficiente rispetto ai metodi tradizionali. Parallelamente a questo, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può contribuire a massimizzare l’uso dell’energia solare, visto che i sistemi implementati da IA possono adattarsi alle condizioni meteo mutevoli, rispondendo ai cambiamenti in maniera intelligente e massimizzando la produzione.
Grazie all’integrazione di nanotecnologie e intelligenza artificiale siamo quindi di fronte a una vera rivoluzione che porterà i pannelli fotovoltaici del futuro a superare, probabilmente di molto, l’efficienza energetica attuale. Molti di questi avanzamenti tecnologici sono indispensabili per rendere l’energia solare più competitiva rispetto alle altre fonti di energia, in particolare quelle fossili, e contribuiranno anche a diversificare la catena di fornitura e ridurre la dipendenza dal polisilicio cinese, dando vita ad un settore fotovoltaico più competitivo e dai costi ancora più vantaggiosi per tutti.