Le piramidi egizie spaventano gli scienziati, scopriamo perchè

Le piramidi egizie, segno indelebile del passato ancora avvolto nel profondo mistero. Tante domande senza risposta certo e gli scienziati sempre più spaventati  dalle piccole scoperte  che emergono.

chi le ha costruite
Le piramidi e la Sfinge(Canva-Orizzontenergia.it)

Alzi la mano chi si è posto mille domande davanti ad una delle meraviglie del mondo: le piramidi egizie. Mastodontiche costruzioni triangolari che racchiudono un mondo tutto loro e dove, a regnare, è un’antichità fatta di mistero, di luce e tenebre e di faraoni. La tensione? Tutta protesa verso l’eternità.

Da sempre sono temute e dibattute, le celebri tombe affascinano ma nello stesso tempo spaventano anche i più fondati e eruditi scienziati proprio per la loro peculiarità intrisa di incognita e occulto. Fiumi di parole, ancora più lunghe del vicino Nilo, unico testimone della nascita delle piramidi che, ancora oggi, sono un vero enigma.

Guardiamole da vicino, sono splendide, perfette, e sono in tre: Cheope, Chefren e la piccola Micerino. Prenderemo in esame quella maggiore di Giza. Chi ha costruito questo templio? Chi ha scavato il sotterraneo per posare le basi? Le risposte che si sono rincorse nei tempi non sono  mai state abbastanza esaustive.

La storia ci parla de faraone Khufu che nell’anno 2500 a.C. diede ordine di realizzare la Gran Piramide di Giza. La sua altezza sfiora i 147 metri, più tardi il figlio, Khafre, diede vita alla seconda sfinge ancora più particolare in quanto antistante, fece costruire la Sfinge. Un volto di donna e un corpo di animale come a guardia dell’opera.

Le piramidi egizie: oracolo intriso di enigma, chi le ha costruite? Gli scienziati sempre più spaventati

milioni di mattoni
Allineate con le stelle di Orione(Canva-Orizzontenergia.it)

La terza che si nota del trio, è la più piccola ma tutte e tre sono prese d’assalto dai numerosi turisti che vogliono respirare l’aria dei tempi andati e scattare selfie e foto per testimoniare il loro passaggio in questo altopiano.

Ora veniamo al dunque per cercare di dare una risposta possibile sulla sua costruzione. Sì, perchè è proprio questo il dilemma maggiore: chi è riuscito nell’impresa di costruire le piramidi? E’ chiaro che anche ai giorni nostri, con tutto l’avvento della tecnologia. non sarebbe facile mettere mattone su mattone per tirare fuori un esempio del genere.

Per erigere le costruzioni ci sono volute milioni di blocchi, le domande sono a iosa perchè non si comprende come abbiano fatto a tirare su i massi e costruire un tempio perfetto e preciso. Ecco che, molto spesso, si è dato il merito ad una forza extraterrestre. In questo modo tutto troverebbe facile soluzione perchè, di sforzo, qui ce ne vuole davvero tanto.

A dare manforte a questa teoria, è un ramo di seguaci che forse non hanno tutti i torti anche se non hanno prove. Se si pongono le tre piramidi su un emisfero si notano delle congruenze per quanto concerne la posizione dove sono situate. La loro configurazione astronomica non sembra casuale; sono allineate con le stelle della cintura di Orione.

Come mai godono di buona salute rispetto alle altre che sono ste erette anche secoli dopo? Sempre guardando la piramide di Giza, sappiamo che ci sono voluti 2,3 milioni di pietra calcare prelevate dalle vicine cave. La presenza di granito all’interno del tempio, suggerisce che sono arrivate da 800 km attraverso il Nilo.

Una volta terminato il tempio, pare che sia stato rivestito da tubi bianchi sempre a base rocciosa ma puliti e lucidati che una volta illuminati dai raggi solari facevano apparire la piramide eterea e splendente. Erano simili a diamanti e potevano essere scorti anche da lontano tanto erano fluorescenti. Con il tempo si sono erosi o rovinati.

Alcuni esperti hanno scoperto, all’interno della Gran Piramide, una tomba in granito maestosa in una stanza molto ampia. Fin qui tutto bene solo che per arrivarci sonsta attraversare un piccolo cunicolo e non si capisce come sia potuto capitare di ritrovarsi davanti il sarcofago visto che è tutto un pezzo.

mistero costruzione
Presenza aliena nell’antico Egitto? (Instagram-Orizzontenergia.it)

Due le ipotesi: o hanno costruito tutto intorno il tempio oppure lo hanno composto pezzo per pezzo facendo passare gli elementi dal passaggio minuscolo per arrivarci. Un mistero ancora irrisolto anche a chi apparteneva.

I libri ci hanno sempre detto che sono stati impiegati centinaia di schiavi per la costruzione, il rinvenimento dei loro cadaveri all’interno delle tombe monumentali, ci fanno capire che in realtà si trattava di costruttori veri e propri.

Sarebbe più semplice dare tutto il merito a probabili alieni che con le loro avanzate tecnologie, hanno dato vita alle tre splendide costruzioni in un battibaleno. In fin dei conti, alcuni geroglifici, evidenziano dei simboli in cui appaiono navicelle spaziali. Sono dei disegni posti in alto e di frequenti messi in risalto anche all’interno delle tombe.

Un vero dibattito che divide l’opinione pubblica, l’Egitto è sempre sotto esame.