L’albicocco è noto per i suoi frutti estremamente dolci, ma cos’altro sappiamo a riguardo? Scopriamolo subito.
Tra gli alberi da frutto più scelti per il proprio giardino troviamo sicuramente l’albicocco. E’ conosciuto principalmente per i suoi dolci frutti, le albicocche, un motivo in più per decidere di coltivarlo nel proprio giardino. Scopriamo come fare.
Caratteristiche principali dell’albicocco
Il suo nome tecnico è Prunus armeniaca ed è una pianta originaria della Cina, nonostante oggi sia diffusa in tutta Europa. Quando lo si trova spontaneo è facile notare come questo albero possa raggiungere facilmente gli 8 metri di altezza, mentre se coltivato potrebbe fermarsi anche a 5 metri, se coltivato in terra piena.
Curiosità interessanti sull’albicocco
Esistono diverse curiosità riguardo questo albero. Ad esempio, sapevi che può vivere a 3000 metri di altezza? Ebbene, sono stati trovati alcuni alberi di albicocche persino sull’Himalaya. Nella tradizione folcloristica inglese, invece, sognare l’albicocco porta molta fortuna. Tra gli antichi arabi, invece, questa veniva utilizzata per curare i dolori alle orecchie.
Informazioni utili per la coltivazione dell’albicocco
Posizione
L’albicocco è un albero che necessita di vivere in una zona caratterizzata da inverni rigidi. Resiste infatti molto bene alle basse temperature, ma bisogna sempre fare attenzione alle gelate. Quando si prevedono delle gelate è bene coprire la pianta con un telo per pacciamatura.
Terreno
Nonostante si tratti di una pianta molto versatile, per la coltura dell’albicocco è maggiormente consigliabile scegliere un terriccio ben profondo e permeabile, possibilmente con un pH neutro.
Annaffiatura
L’annaffiatura dell’albicocco – se coltivato in terra piena – va effettuata solo per io primi 3 anni di vita, quando l’apparato radicale della pianta non è ancora completamente autosufficiente. Successivamente basteranno le solite piogge tipiche della stagione.
Potatura
Trattandosi di un albero che tende a crescere in altezza, la potatura è essenziale. Non solo per promuovere la fruttificazione della pianta, ma anche per dare una forma all’albero, magari mantenendolo abbastanza contenuto nelle dimensioni. Settembre è il periodo migliore per la potatura dell’albicocco.
Concimazione
La pianta va concimata ogni anno, possibilmente verso l’inizio della primavera o alla fine dell’estate. L’ideale è utilizzare del letame maturo e dello stallatico.
Moltiplicazione
L’albicocco viene moltiplicato tramite talea. Si preleva dalla pianta madre un rametto lungo circa 15 cm e lo si inserisce in acqua. Una volta spuntate le prime radici, si può procedere ad inserire la nostra nuova piantina nel terreno.
Malattie e parassiti
Tra le diverse malattie che colpiscono questa pianta non può mancare la monilia. E’ una malattia tipica proprio delle drupacee ed infatti spesso colpisce anche i ciliegi. Causa il marciume di frutti e fiori ed è facile trovare anche molti rami secchi. Un’altra malattia comune è anche la gommosi, che crea degli agglomerati di linfa nei punti dove è stato potato l’albero. Inoltre, a volte potresti riscontrare questa problematica.
Benefici
Ad essere benefiche sono le albicocche, i famosi frutti dell’albicocco. Queste sono ricche in fibre, utili per dimagrire, ma sono anche ricche di vitamine e antiossidanti. Ciò permette di prevenire alcune malattie cardiache e a ridurre il colesterolo cattivo.
Conclusioni
Per concludere, se cerchi un albero da frutto per il tuo giardino dovresti optare per l’albicocco. E’ un albero dalle dimensioni contenute e dona dei gustosi frutti perfetti per la tavola, ma soprattutto per la tua salute.