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Green

Il caffè è il perno della sostenibilità, vediamo in che misura

Il caffè diventa il perno della sostenibilità: è stata ideata una nuova idea per impiegare in modo virtuoso i suoi fondi. Scopriamo nel dettaglio in cosa consiste questo metodo innovativo. 

Caffè (Pexels) – Orizzontenergia.it

Tra le bevande del cuore, un posto d’onore è occupato dal caffè. Solo sentire il suo odore ci fa percepire subito un umore migliore. Nelle mattine in cui fatichiamo ad alzarci e non sentiamo la voglia di affrontare la giornata che ci aspetta è grazie a lui che riusciamo a mettere la testa fuori dal letto.

Quando siamo stanchi e pieni di cose da fare, il caffè ci dà un gioia, permettendoci di fare un break nel segno del relax. Bevanda emblema della tradizione italiana, è comunque importante non esagerare mai con le dosi. Il caffè è ricco di benefici, ma comunque ha degli effetti collaterali come il fatto che ha un forte peso sul sistema nervoso e inoltre può portare ad acidità di stomaco.

Detto questo, il caffè sta catalizzando l’attenzione per un altro aspetto, che riguarda il suo legame con la sostenibilità. In particolare l’innovazione di cui ti andremo a parlare riguarda i fondi del caffè. Questi sono già stati impiegati in modo sostenibile, per esempio usandoli come concime oppure come insetticida. Ma ora arriva un nuovo loro impiego.

Questa modalità vuole mettere un freno al loro impatto ambientale, visto che ogni anno producono in media 10 miliardi di kg di scarti, destinati a finire nelle discariche, generando una mole immensa di rifiuti.

Il caffè diventa un pilastro della sostenibilità: la novità all’avanguardia, in cosa consiste

Caffè e il connubio con la sostenibilità (Pexels) – Orizzontenergia.it

È stato sviluppato un nuovo modo di usare i fondi del caffè in modo sostenibile (scopri qui un approfondimento su come usarli). A sviluppare questa idea è stato il Royal Melbourne Institute of Technology che li ha impiegati in un modo completamente innovativo, trasformandoli in una componente destinata al cemento.

Questo rifiuto alimentare riesce così a essere usato in un modo virtuoso. La soluzione innovativa permette di ridurre il suo inquinamento, dicendo addio all’uso della sabbia impiegata a livello industriale.

L’idea in questione è stata pubblicata sul Journal of Cleaner Production. In questo focus è stato approfondito il metodo che vede riscaldare la polvere di caffè scartata a 350 gradi. Conosciuto come processo di pirolisi, in questo modo gli scarti di caffè vengono trasformati in biocarbone, materiale perfetto per creare il cemento che non solo lo rende più sostenibile, ma anche molto più resistente. Grazie a questa sostanza, la forza del cemento aumenta di circa il 30%.

Ora i ricercatori sono al lavoro per capire se questa soluzione aumenta le performance del cemento in termini di resistenza all’umidità, ai cambiamenti climatici e alle abrasioni.

Tazzina di caffè (Pexels) – Ecoo.it

Usato in questo modo il caffè si muove così verso la sostenibilità. Se molto deve essere fatto, l’idea geniale e virtuosa ha comunque riscosso molto successo, rappresentando un punto di svolta sia per l’edilizia, sia per il settore alimentare.

Virginia Grozio

Classe 1990, giornalista pubblicista. Sono laureata in Scienze Politiche e in Informazione, Editoria e Giornalismo presso l'Università degli Studi di Genova. Da anni scrivo per molteplici testate online e cartacee. Nel mio lavoro da redattrice amo usare le parole per raccontare il mondo che ci circonda. Sono interessata in particolare alle tematiche riguardanti la sostenibilità, la moda e il benessere a 360 gradi.