L’impianto elettrico è da rifare? Come capirlo senza la supervisione di un esperto

L’impianto elettrico da rifare: quando va fatto e come capirlo. Una guida pratica per evitare problemi e danni in casa

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Donna che attacca una presa alla corrente (Canva) – Orizzontenergia.it

L’impianto elettrico è ormai una comodità di cui nessuno riesce a fare a meno. Uno di quei presupposti indispensabili per una vita dignitosa in casa, anche la più semplice che ci sia. Si tratta di quei servizi minimi che il livello di civiltà che abbiamo raggiunto ci ha “regalato”, almeno in Occidente. È necessario ricordare però che in questo, come in tanti altri casi, è sempre bene fare attenzione.

Proprio dall’impianto elettrico possono sopraggiungere incidenti domestici per via di una distrazione o anche per un malfunzionamento. Per evitare ogni tipo di problema, infatti, è necessario fare dei controlli periodici che consentano di attivare una manutenzione sicura e mirata dell’intero sistema che con il trascorrere del tempo può presentare delle défaillance. Come capire quando l’impianto elettrico è da rifare? Vediamo alcuni consiglio utili.

L’impianto elettrico da rifare: ecco quando

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Rifacimento impianto elettrico in casa (Canva) – Orizzontenergia.it

Una manutenzione costante e puntuale permette di far vivere in salute l’impianto elettrico scongiurando così rischi e pericoli per le persone che vivono in casa ma anche di doverlo rifare da capo, risparmiando parecchio ed evitando lavori negli ambienti domestici. Per prassi, diciamo però, che in un appartamento, un impianto elettrico andrebbe rifatto ogni 30 anni.

Ci sono alcuni segnali che è importante percepire che indicano che è arrivato il momento di effettuare delle verifiche più approfondite e rivolgersi ad un tecnico specializzato. In particolare, se il contatore salta frequentemente, se in casa a volte si sente odore di plastica bruciata, se si creano le scintille quando si attacca la spina degli apparecchi alla presa della corrente.

Si tratta di avvisaglie che non possono essere trascurate perché ci stanno dicendo che è arrivato il momento di cambiare l’impianto elettrico rifacendolo ex novo con cavi, tubi, terminali e quadri elettrici di ultima generazione.

Come deve essere un nuovo impianto elettrico

Per rifare l’impianto elettrico la prima cosa da fare è rivolgersi ad una ditta o ad un professionista specializzato che sia in grado di garantire un lavoro non solo fatto a regola d’arte ma anche sicuro. In base alla grandezza dell’abitazione si deciderà la potenza dello stesso ma anche il posizionamento delle prese, gli attacchi degli elettrodomestici, l’aggiunta di luci di emergenza. Oggi si può anche optare per la realizzazione di un impianto con un livello domotico, in grado di agire in modo smart consentendo la connessione wifi degli impianti, di controllare i consumi e di legare il funzionamento in serie.

Alla fine di tutti i lavori è essenziale che il professionista che ha effettuato i lavori rilascia agli utenti la dichiarazione di conformità, obbligatoria ormai secondo la legge 46/1990 e disciplinata successivamente dalla legge 37/2008. Un modo anche per usufruire anche delle agevolazioni fiscali che richiedono questo documento da consegnare agli enti del Comune che hanno seguito le pratiche del progetto insieme ad altre pratiche per l’attuazione dei lavori come spiega il Sole 24 Ore.