Un dilemma che affligge gli italiani, le scuole di pensiero sono diverse, ma la verità è solo una!
Se esiste un elemento distintivo che contraddistingue la cultura culinaria italiana, quello è sicuramente la pasta. La sua preparazione per quanto possa essere semplice ha bisogno quindi di rispetto e tante piccole attenzioni che possono fare la differenza dal rendere un piatto ordinario a straordinario. Tra queste piccole attenzioni la salatura della pasta è sicuramente una delle principali, mettere la giusta quantità di sale, tuttavia, non è l’unica accortezza, ma anche quando mettere il sale è fondamentale.
Su questa prassi ad ogni modo esistono diverse linee di pensiero ed il dibattito, lungo forse centinaia di anni, è ancora più aperto che mai. Ma esiste una risposta definitiva a questa domanda, oppure stiamo parlando ancora di pura preferenza personale? Alcuni sostengono che bisognerebbe salare l’acqua della pasta prima che questa bolla, altri sostengono che andrebbe fatto dopo, ma una risposta tecnica esiste, ed ecco qual è.
C’è della scienza dietro la salatura della pasta, forse fin ora hai sempre sbagliato!
Sicuramente quando si parla di salatura il gusto personale gioca un ruolo fondamentale, una questione che si rispecchia non solo per quel che riguarda la pasta ma anche per tutte le altre preparazioni. Parlando di quantità, tuttavia, una porzione consigliata di sale quando si parla di pasta esiste ed è di 10grammi per ogni litro di acqua utilizzata in bollitura.
Ovviamente questa quantità può essere modificata in base a diversi fattori come il tipo di pasta scelta o soprattutto il condimento che andremo ad utilizzare. Se il “quanto” è quindi stato chiarito, resta il “quando” a non aver ancora ottenuto una risposta. Le due linee di pensiero riguardo questo argomento sono diverse, ma vogliamo comunque anticiparvi che la differenza nel risultato finale sarebbe minima!
Quando mettere il sale alla pasta
Salando la pasta subito si otterrebbe però un vantaggio, indubbiamente sarebbe più facile ricordarsi di farlo, evitando di portare in tavola un piatto insipido. Dal punto di vista fisico si otterrebbe però uno svantaggio, ovvero che l’acqua arriverebbe dopo ad ebollizione, anche se, anche in questo caso, la differenza sarebbe minima e davvero trascurabile.
Salando l’acqua solo ad ebollizione avvenuta, tuttavia, avremmo si un vantaggio, ma non di quelli evidenti per quel che riguarda il nostro piatto di pasta, ma a lungo termine sarebbe invece evidente per le nostre pentole. L’acqua salata, infatti, corrode maggiormente il nostro pentolame rispetto all’acqua dolce, meno tempo passato a contatto con acqua salata, dunque, significherà una maggior durata di queste.
Se speravate di ottenere una risposta definitiva su quando sia meglio salare l’acqua della pasta, dunque, ancora una volta resterà il dubbio. Sommando però tutti gli effetti, anche se il risultato finale del piatto sarà simile, sembra che possa essere consigliato maggiormente salare l’acqua ad ebollizione avvenuta, fattore che fare bollire prima l’acqua e che servirà a promuovere una durata più lunga del vostro pentolame.