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Giardinaggio

È pericoloso se ti pungi con le piante grasse?

Quando si coltivano piante grasse in casa, occorre fare attenzione a non pungersi, ma la puntura può essere rischiosa per la salute?

Ferita per via di una spina (Canva) – Orizzontenergia.it

Chi possiede delle piante grasse in case deve fare attenzione a maneggiarle, per evitare di pungersi. La puntura di una pianta grassa non è certo una bella esperienza, gli aculei sono affilati e lacerano facilmente la pelle. E deve essere così, visto che fungono da protezione per la pianta. Ma quando veniamo punti, rischiamo di avere problemi di salute? Cosa bisogna sapere a riguardo?

Le piante grasse, in particolare alcune di quelle appartenenti al genere Euphorbia, tra cui alcuni cactus, producono una linfa tossica. Entrare a contatto con questa linfa scatena delle reazioni precise, come occhi arrossati, affaticamento, gonfiore, fotofobia, lacrimazione, offuscamento. Questi sono i sintomi se si assorbono grandi quantità di tossine, specie sul viso. Per questo motivo è importante, durante la manutenzione, indossare i guanti protettivi, quelli imbottiti da giardinaggio.

Piante grasse, sono tossiche per noi e per gli animali domestici? Cosa bisogna sapere

Sangue sul dito (Canva) – Orizzontenergia.it

In realtà, la maggior parte delle piante grasse non sono tossiche per noi e per gli animali. Tuttavia, dipende sempre dalla specie di appartenenza. Alcune piante, infatti, portano addirittura alla morte, se masticate. E poi ci sono le piante che possono essere velenose per gli animali e benefiche per noi. Ad esempio, l’aloe vera è una pianta popolarissima per via delle sue proprietà curative.

Consumata nelle dosi consigliate, oppure applicata sulla pelle, comporta numerosi benefici, eppure, è tossica per gli animali. Cani e gatti non dovrebbero mai ingerire una sua parte, perché l’aloe contiene la saponina, una sostanza chimica che contiene una tossina pericolosa per gli animali. E poi troviamo l’Euphorbia Milii, velenosa sia per gli animali che per l’uomo.

Le pianete a cui prestare attenzione per via della loro tossicità

Questa è molto apprezzata a livello ornamentale, grazie ai suoi fiori rosa e rossi, i cui gambi sono ricoperti da spine spesse e acuminate, anche abbastanza grandi. Contiene una linfa bianca e lattiginosa molto tossica e irritante. Meglio maneggiarla con i guanti, per evitare irritazioni. E per quanto riguarda i cactus? Questi non sono mai velenosi. Esistono poche specie velenose di cactus, che non sono commerciate in Italia, perciò possiamo stare tranquilli.

Ovviamente, bisogna prestare attenzione alla pericolosità delle spine, che non solo pungono, ma spesso si conficcano nella pelle, e poi bisogna rimuoverle con delle pinzette. Insomma, prima di acquistare una pianta, è sempre meglio informarsi bene, specialmente se in casa si hanno bambini piccoli e animali domestici. Ci sono alcune piante che sarebbe meglio evitare, in tal caso, e altre che invece si possono coltivare tranquillamente.

Tra le piante che possiamo mettere tranquillamente in casa troviamo la peperomia, molto elegante e innocua, tanto che alcune popolazioni ne mangiano le foglie, oppure la felce di Boston, anche questa molto gettonata. E ancora, l’orchidea, uno dei fiori più sfruttati in casa, nonché uno dei più belli, così come la tredescantia, la Kentia, l’echeveria, il clorofito, l’erba gatta e tante altre piante pet friendly, adatte anche in presenza di gatti e cani.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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