“Il muro è pieno, non ce la faccio più”, macchie di umidità che non vogliono andare via: così addio per sempre

Un fastidio molto comune che si può trasformare in problema sono le macchie di umidità sulle pareti di casa: ecco come eliminarle

L’umidità è un fastidio comune in casa e si concentra lì dove c’è mancanza di ventilazione e assenza di luce. Succede quindi spesso che si formano macchie di umidità che si possono trasformare in muffa. Solitamente l’umidità si diffonde nel bagno per via delle docce continue. Ed è per questo che dopo ogni doccia bisogna lasciare aperto e favorire il passaggio d’aria, altrimenti l’umidità si diffonde sui muri.

macchie di umidità sul muro
Come eliminare le macchie di umidità-orizzontenergia.it

È davvero un problema comune che si formino macchie di umidità sulle pareti delle zone meno ventilate oppure nelle zone vicino ai fiumi, laghi, correnti d’acqua. In questo caso non si parla solo di un fastidio estetico, ma di un problema di salute. Ovviamente il primo passo è capire le cause, e poi intervenire con le soluzioni. Scopriamo il modo migliore per eliminare le macchie.

Umidità in casa: da dove arrivano davvero le macchie sui muri?

Le macchie antiestetiche di umidità che compaiono sui muri possono avere diverse cause, e capire l’origine è fondamentale per risolvere il problema in modo efficace. Spesso, infatti, si tende a trattare il sintomo, la macchia, senza intervenire sulla radice del guasto.

macchie di umidità sul muro
Macchie di umidità: come risolvere la situazione-orizzontenergia.it

1. Umidità da risalita

È una delle cause più comuni, soprattutto nelle abitazioni più vecchie o mal isolate. L’umidità di risalita si verifica quando l’acqua presente nel terreno risale dai muri di fondazione verso l’alto, lasciando tracce evidenti nella parte bassa delle pareti. Oltre alle macchie, spesso compaiono aloni bianchi causati dai sali minerali contenuti nell’acqua.

Questo fenomeno può dipendere da un’impermeabilizzazione assente o danneggiata, da perdite fognarie o da un innalzamento della falda dopo piogge intense.

2. Condensa interna

La condensa si forma quando l’aria umida entra in contatto con superfici fredde, come vetri, pareti esposte o angoli poco ventilati. Accade spesso in bagni, cucine o stanze chiuse nei mesi freddi. Quando si accumula, può generare muffa nera, soprattutto in alto agli angoli. A causarla sono spesso isolare termico scarso, ventilazione insufficiente o l’uso di pitture non traspiranti.

3. Infiltrazioni d’acqua

Un’altra causa frequente sono le infiltrazioni, dovute a crepe nei muri, tetti danneggiati, grondaie rotte o tubature che perdono. Le macchie in questi casi compaiono vicino alla fonte del guasto e possono essere accompagnate da rigonfiamenti dell’intonaco.

4. Ponti termici

Si tratta di zone in cui si verifica una dispersione anomala di calore, creando punti freddi dove l’umidità si condensa più facilmente. Questo succede spesso in corrispondenza di angoli, pilastri o finestre, ed è un problema diffuso negli edifici mal isolati.

Come intervenire?

Contro la condensa: arieggiare spesso gli ambienti, usare ventole e deumidificatori, applicare pitture traspiranti e antimuffa. Per l’umidità da risalita: creare barriere chimiche con resine impermeabilizzanti o installare contropareti ventilate. In casi gravi si può valutare l’impermeabilizzazione delle fondamenta. In caso di infiltrazioni: serve trovare e riparare il danno (grondaie, tetti, tubature) e poi trattare i muri con intonaci impermeabilizzanti. Per i ponti termici: migliorare l’isolamento con cappotti esterni, isolanti interni o infissi a doppio/triplo vetro.

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