Negli ultimi anni, l’attenzione verso il riscaldamento, raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria è notevolmente cresciuta.

Questo interesse non è motivato solo dal tentativo di tagliare le spese energetiche a causa dell’aumento del costo dell’energia e dall’urgenza di ridurre le emissioni, ma anche e soprattutto dal desiderio di rendere le abitazioni autonome, efficienti e sostenibili.
Riuscire a raggiungere l’indipendenza energetica significa infatti essere in grado di autoprodurre e gestire energia, con notevoli vantaggi dal punto di vista economico e pratico, oltre che dalla minore dipendenza da fonti inquinanti.
Questa nuova tendenza sta portando sempre più famiglie e aziende a sostituire i tradizionali sistemi basati su combustibili fossili con soluzioni rinnovabili, come ad esempio l’installazione di una pompa di calore per riscaldamento e acqua sanitaria o di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo per la produzione di energia elettrica.
In questo articolo approfondiamo 3 tra le soluzioni più interessanti presenti attualmente sul mercato per raggiungere l’indipendenza energetica.
Il fotovoltaico
La prima soluzione che consente di raggiungere l’indipendenza energetica è data dall’installazione di pannelli fotovoltaici. Questi impianti consentono infatti di trasformare l’energia solare in elettricità, da utilizzare per alimentare abitazioni, impianti o attività produttive.
Per ovviare alla naturale intermittenza di questa fonte energetica, soprattutto la sera e in inverno, i moderni sistemi vengono infatti integrati con batterie di accumulo, che consentono di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta durante il giorno e utilizzarla nelle ore serali, notturne, nei giorni senza sole o durante i blackout.
Un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo consente quindi di massimizzare l’autoconsumo, aumentare l’autonomia rispetto alla rete elettrica nazionale e ridurre i costi energetici.
Le pompe di calore
Una delle soluzioni più efficienti per ottenere l’indipendenza energetica e ridurre costi e consumi è rappresentata dalle pompe di calore.
Basate su sistemi che trasferiscono calore da una fonte naturale esterna (aria, acqua o suolo) a un ambiente interno, utilizzando energia elettrica in misura molto ridotta e permettono di soddisfare le diverse esigenze di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Una pompa di calore per riscaldamento e acqua sanitaria offre un rendimento energetico elevato, contribuisce in modo significativo a ridurre i consumi e non produce emissioni. Inoltre, se alimentata con energia da impianti fotovoltaici con sistema di accumulo, consente di autoprodurre l’energia necessaria senza dipendere dalla rete elettrica o da combustibili fossili.
Per questo motivo la pompa di calore per riscaldamento e acqua sanitaria oggi rappresenta una delle opzioni più efficaci nel percorso verso l’indipendenza energetica.
L’isolamento termico
Un’ultima soluzione per incrementare il livello di indipendenza energetica è legata a tutti quegli interventi utili ad efficientare energeticamente l’edificio in cui si vive o si lavora.
Parliamo, ad esempio, dell’isolamento termico di pareti, coperture e pavimenti, oppure della sostituzione dei vecchi serramenti con infissi a bassa trasmittanza, o dell’integrazione della ventilazione meccanica controllata (VMC) per migliorare il comfort e la qualità dell’aria senza dispersioni termiche, o infine della domotica per ottimizzare l’uso dell’energia.
Queste misure riducono drasticamente il fabbisogno energetico, diventando un’opzione interessante ma che richiede interventi importanti.





