Una delle controindicazioni più fastidiose quando in cucina si frigge è rappresentata dall’odore. È possibile liberarci dalla piaga del puzzo di fritto? Benedetta Rossi dice di sì.
Food blogger ma anche figura iconica per molte casalinghe italiane ma non solo, Benedetta Rossi illustra come realizzare diverse e originali pietanze sia attraverso lo schermo che tramite la sua pagina istagram. Personalità affabile la sua, ma quanto al friggere, empatizza con molti cuochi e cuoche italiane nell’atto di tapparsi il naso. Ma vediamo che dice!
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Una volta fritto, dopo aver sicuramente fatto leccare i baffi ai commensali, ciò che resta nelle nostre cucine è un olezzo insopportabile di olio esausto. Perchè se per il nostro palato è vero che, se fritta, è buona anche una scarpa, per il nostro naso le cose non sono così semplici.
Alcune facili soluzioni da adottare
Come riporta anche QuotidianPost, Benedetta suggerisce alcune semplici soluzioni da adottare quando si decidere di friggere. Chiaramente è propedeutico alla pulizia dell’aria agire sempre preventivamente: è consigliabile lasciare aperte le finestre dell’ambiente in cui si frigge e, se possibile, azionare il sistema di areazione e aspirazione di cui è dotata la cucina.
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Fra i metodi prediletti da Benedetta c’è sicuramente l’alloro. Bollire in acqua delle foglie di alloro farà sì che l’odore di fritto venga sostituito dal tipico aroma della pianta. Gli altri consigli che ci arrivano contemplano sempre l’ebollizione di piante, spezie, e bucce di vario tipo.
Nella top ten degli elementi da aggiungere all’acqua bollente figurano le bacche di ginepro, la scorza del mandarino, la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata, l’anice stellato, le fette di limone, il rosmarino, chicci di caffè e aceto.
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Altro metodo estremamente efficace è quello di inzuppare una fetta di pane nell’aceto di mele e adagiarlo nei pressi della pentola di olio bollente. Attenzione, nei pressi, non nella pentola!