Iniziative per contrastare il cambiamento climatico. Anche le aziende sono a favore del green

Per contrastare il cambiamento climatico, riducendo le emissioni di CO2, arrivano le iniziative di alcune imprese: siti web green, zero emissioni. Un passo avanti per il pianeta

Emissioni di CO2 (Pixabay)
Emissioni di CO2 (Pixabay)

Il cambiamento climatico lo stiamo avvertendo negli ultimi anni. La linea che demarca il confine tra le stagioni diventa sempre più leggero, i ghiacciai che si sciolgono, innalzamento dei mari, alluvioni e inondazioni e altre problematiche di cui sentiamo molto parlare. Queste variazioni del clima sono dovute alle attività umane che alterano la composizione dell’atmosfera attraverso l’emissione di gas serra. Tutto ciò modifica gli equilibri delle temperature con conseguenze drammatiche per l’ambiente e per noi uomini. Servirebbero diverse iniziative per far sì che questa situazione si risolva, piuttosto che non far nulla e rischiare di peggiorare ulteriormente.

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Siti web “carbon neutrality”, fermiamo il cambiamento climatico

Fermiamo il cambiamento climatico (Pixabay)
Fermiamo il cambiamento climatico (Pixabay)

La Carbon Neutrality è il bilanciamento tra le emissioni presenti e la rimozione delle emissioni di anidride carbonica. Sostanzialmente riguarda l’azzerare e fermare le emissioni di CO2. Ma perché parliamo di siti web?

Beh, anche quest’ultimi incidono sul cambiamento climatico, strano a dirsi o solo a pensarlo, ma, un solo server può produrre in un anno fino a 5 tonnellate di CO2. Sebbene ci siano delle normative che indicano i livelli di carbonio, queste non sono obbligatorie, quindi non tutti le usano come punto di riferimento.

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C’è chi però sceglie di dare un certo tipo di direzione all’azienda, e all’immagine sociale, abbracciando concetti green e recuperando sulla strada quello che é il loro contributo inquinante che si riversa sul cambiamento climatico. Esempio di questo è il gruppo Tim.

Tim, infatti, ha avviato due progetti in Brasile e in Italia, con lo scopo di neutralizzare 900 tonnellate di gas serra, compensando così le emissioni di CO2 prodotte nel 2021 dai siti web, commerciali e istituzionali, di tutte le aziende del gruppo.

Di cosa parliamo? Una direzione da seguire

In Brasile l’azienda contribuisce a tutelare oltre 28mila ettari di foresta amazzonica, monitorando la deforestazione illegale e cercando di proteggere la biodiversità della flora e della fauna, sostenendo l’iniziativa e il progetto Maìsa REDD+.

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In Italia, invece, sostiene due progetti di riqualificazione. Pianterà ben 80 alberi, in più ai 70 piantati già l’anno scorso, nel Parco Nord di Milano. Lo scopo è quello di rimuovere 50 tonnellate di CO2 grazie alle proprietà degli alberi, polmoni naturali della terra, in un arco temporale di circa 30 anni. Il secondo progetto si occupa della riqualificazione della “Foresta di Città delle Pieve-Piegaro”, in Umbria.

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Tali azioni sono importanti e d’esempio, l’obiettivo finale dell’azienda è di poter raggiungere la Carbon neutrality. Lo fa, seguendo anche quelli che sono gli obiettivi europei in tema di sostenibilità, i quali si punta possano concretizzarsi entro il 2030.

Analizzare quelle che sono le conseguenze causate dalle emissioni di CO2 per il funzionamento dei siti web, è importante per capire il significato ed il valore del nostro impatto sul pianeta così da poter rimediare. La Tim si è servita di una metodologia per monitorare l’impatto dei propri siti web, sviluppata da Rete Clima, un ente non profit che si occupa di promuovere la sostenibilità.