Drone contro la deforestazione: quando la tecnologia supera la realtà

Può piantare fino a 40.000 alberi al giorno il drone impiegato contro la deforestazione. La sua applicazione è davvero formidabile.

velivolo radiocomandato
velivolo radiocomandato (fonte Pixabay)

Secondo uno studio condotto dalle Nazioni Unite, ogni anno il mondo perde circa 70.000 chilometri quadrati di foresta. Tale superficie equivale a quella del Portogallo ed è davvero allarmante. Contrastare la deforestazione è un obbligo e un dovere di tutti. La tecnologia inoltre fa la sua parte e, grazie ad un drone ideato per rimboscare le foreste, si potrebbero compiere dei grossi passi avanti.

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Strumento radiocomandato in grado di raggiungere gli angoli più sperduti e fornire angolature mai conosciute prime, il velivolo è uno strumento che può essere applicato in diversi modi. Dagli scopi puramente ludici a quelli professionali come video o rilievi, lo strumento è stata una vera innovazione in molti settori. Le sue applicazioni in settori lavorativi non si esauriscono: una start up australiana ha infatti inteso utilizzare il velivolo per contrastare la deforestazione. L’idea è davvero sorprendente e, si spera, troverà largo uso in tutto il mondo visto i numeri che riesce a raggiungere.

Drone contro la deforestazione: come funziona?

campo disboscato
campo disboscato (fonte Pixabay)

Da un’idea made in Australia, nata per combattere l’incessante perdita di alberi e boschi che ogni anno purtroppo si registra, è nato il velivolo che riesce a piantare fino a 40.000 alberi al giorno. I numeri sono davvero pazzeschi. Basti pensare che, con i metodi tradizionali di piantagione, si riescono a piantare un massimo di 800 piante al giorno. Ma come funziona tutto questo?

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Il sistema parte dalla raccolta di rifiuti vegetali in decomposizione. Questi vengono trasformati e danno vita ad un involucro che servirà poi ad avvolgere i semi da piantare. In questo modo quindi, l‘anidride carbonica dannosa viene catturata e diventa una risorsa per la pianta poiché favorisce la crescita del germoglio fino all’80% in più. Lo strumento radiocomandato, viene fatto volare su terreni disboscati sui quali lancia delle vere e proprie “palle di semi”. Ogni lancio viene poi registrato dal GPS così che, trascorso del tempo, il velivolo può ritornare sul luogo e monitorare la crescita della pianta.

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Lo strumento è davvero formidabile e potrebbe fornire un validissimo supporto nel contrasto alla deforestazione. L’uomo deve fare il proprio dovere ma, grazie all’ausilio della tecnologia, rimboscare i polmoni verdi del mondo potrà essere più facile.