Il riscaldamento del futuro: bocciati l’idrogeno e il gas. C’è qualcosa di più conveniente

Per il nostro futuro nuovi sistemi di riscaldamento sostenibile. Ma, di cosa si tratta, e perché arriva lo stop a idrogeno e gas?

Tenda bianca
Termosifone – Foto di Erik Mclean da Pexels

Oggi parlare di riscaldamento si riversa anche su altri aspetti. La tutela del pianeta, ad esempio, infatti, in Italia il riscaldamento ha un alto livello inquinante, così come nel resto del mondo. Riscaldare la propria casa con i sistemi oggi in circolazione non causano problemi solo all’ambiente, ma anche al portafoglio. E’ un tema delicato per questo motivo soprattutto negli ultimi tempi. Con l’aumento delle bollette, ricorrere al riscaldamento nei periodo invernali, è quasi un lusso. Quindi, si è alla continua ricerca di soluzioni che possano rivelarsi sostenibili sia economicamente, ma anche e soprattutto, meno nocive per l’ambiente. Vediamo cosa ci aspetta nel futuro.

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Il riscaldamento sostenibile del futuro, quale sarà?

Stufa antica
Riscaldarsi – Foto di Thomas Vitali da Pexels

La crisi climatica, insieme a tutte le problematiche in riferimento al rincaro bollette, hanno portato a riconsiderare quella che è la direzione intrapresa in vista del futuro.

Si è quindi alla ricerca di soluzioni che siano non solo più efficienti ma anche sostenibili per il pianeta.

Il costo del gas e della luce è aumentato in modo esorbitante. Le caldaie a gas sono utilizzate da milioni di persone e, come tutti i combustibili fossili, inquinano.

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Con il suo impiego nelle nostre case, contribuiamo nocivamente alla salute del pianeta e dobbiamo anche sottostare a quelle che sono le fluttuazioni del suo costo.

Ci sono alcune soluzioni che oggi possono rivelarsi maggiormente efficienti, ma, cosa dobbiamo aspettarci nel futuro? Al vaglio ci sono diverse alternative sostenibili e convenienti.

Le organizzazioni dei consumatori presenti in Italia, Polonia, Spagna, Repubblica Ceca unitamente all’organizzazione internazionale BEUC hanno richiesto un studio alla società Element Energy, che si occupa di analisi economiche.

Lo studio svolto si è concentrato sui costi per riscaldare due tipologie di abitazione, case unifamiliari e appartamenti di condomini attraverso l’utilizzo di tre sistemi:

  • pompe di calore ibride elettriche-idrogeno;
  • caldaie a idrogeno;
  • pompe di calore elettriche

Le caldaie a idrogeno sono molto simili a quelle a gas, l’unica differenza è quella sulla scelta del combustibile. Invece, le pompe di calore elettriche sono molto efficienti.

Utilizzando l’energia elettrica per assorbire il calore presente nell’aria, acqua o terreno. Può sia riscaldare ma anche rinfrescare. Nello studio sono stati valutati sistemi aria-acqua.

I sistemi ibridi sono l’unione dei due sistemi precedenti. L’intera analisi è stata svolta come se i sistemi venissero utilizzati nel 2040.

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Il primo risultato è un aspetto importante, utile anche per il presente. Infatti, una buon isolamento delle abitazioni riduce i costi di energia del 4%. L’isolamento termico permette di creare una sorta di bolla, riducendo gli scambi di temperature tra l’interno e l’esterno.

Inoltre, tra i tre sistemi quello migliore risulta essere quello a pompa di calore elettrica. E’ stato considerato ogni aspetto.

Il costo delle risorse, di gestione e anche di aggiornamento degli impianti. E’ stato analizzato anche l’isolamento termico degli edifici e l’installazione dei sistemi.

E’ risultato che una caldaia a idrogeno verrebbe a costare tra il 90 e il 140% in più rispetto ad una pompa di calore elettrica, mentre il sistema ibrido sarebbe il 35% più costoso.

Senza considerare che i due sistemi sono utili solo per i periodi invernali, mentre le pompe elettriche possono essere usate anche d’estate.

L’idrogeno, inoltre, nel giro di venti anni costerà molto di più di quanto non costi oggi il gas. L’isolamento termico è poi un passaggio essenziale sia per il presente che in prospettiva futura.

Si pensa poi a sistemi smart, ovvero che siano in grado di sfruttare l’energia nelle fasce orarie in cui costa meno, riducendo così il costo energetico del 31%.

In ultimo, è importante anche che il governo avvii iniziative di sostegno finanziario nei confronti dei cittadini. Tutti questi passaggi sono fondamentali per porre le basi per un futuro sostenibile.