Conserve e muffa: basta rimuovere il primo strato? La verità è agghiacciante

Cosa fare quando c’è della muffa sulle conserve? Buttiamo o non buttiamo? Vediamo cosa fare quando siamo in questa situazione.

vasi conserve muffa
Vasi di conserve in fila – Foto da Pixabay

Molto spesso quando si va al supermercato ci i trova davanti a scaffali interi di marmellate, dove c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Puntualmente però, il gusto di queste marmellate e confetture risulta abbastanza commerciale, quasi finto, tanto da spingere molte persone a provare a realizzare una confettura fatta in casa.

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Ed in effetti, le confetture fatte in casa risultano molto più buone, per via dell’utilizzo di addensanti naturali, e perchè no, magari utilizzando anche della frutta proveniente dal proprio giardino.

La domanda però sorge spontanea. Se in queste conserve non viene utilizzato alcun conservante come fanno a durare per molto tempo anche dopo l’apertura?

Marmellate fatte in casa: quali sono i rischi?

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Conserve di mele – Foto da Pixabay

Per quanto le conserve possano essere molto più buone di quelle che si trovano al supermercato, è bene sapere che marmellate e confetture fatte in casa possono essere anche pericolose.

Basta un piccolo errore di procedimento e in poco tempo la conserva può dar vita a della muffa. Nel momento in cui si crea la muffa, la conserva diventa davvero pericolosa per la nostra salute.

La muffa, infatti, non è altro che una contaminazione di microrganismi patogeni che possono essere dovuti a tanti fattori.

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Ad esempio, la muffa può derivare dalla presenza di alcuni insetti o da una scorretta conservazione della confettura che ha portato al suo deterioramento.

Uno dei patogeni più pericolosi è il Clostridium Botulinum che produce delle tossine botuliniche estremamente pericolose per l’essere umano.

Questo agente patogeno quindi genera quella malattia che comunemente chiamiamo botulino, ma che in realtà si chiama botulismo.

Purtroppo non sempre ci si accorge della muffa presente sulle conserve, ed infatti, generalmente in Italia sono circa 20-30 persone quelle colpite ogni anno dal botulismo.

Tuttavia, il botulismo se preso per tempo può essere risolto facilmente. I primi sintomi, come problemi gastrointestinali e la più grave paralisi del sistema respiratorio, sopraggiungono dopo circa 24 ore.

Non appena si riconoscono questi sintomi, la prima cosa da fare è recarsi al pronto soccorso prima che la situazione si aggravi.

Se non preso per tempo, infatti, il botulismo porta facilmente alla morte. Andando in pronto soccorso si riceverà una terapia specifica con un siero antibotulinico che farà in modo di scongiurare il terribile evento.

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Ciò significa che, nel momento in cui dovessimo vedere della muffa su una marmellata, questa non andrà per nessun motivo al mondo mangiata. Non si potrà neanche eliminare la parte con solo la muffa, ma dovrete direttamente gettarla via, poichè ormai il patogeno è già attivo.