Energia e materia oscura: la verità in merito alla questione. Alcune scoperte lasciano senza parole

Avete mai sentito parlare di energia oscura e materia oscura? Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio. Le ultime scoperte lasciano senza parole.

spazio stelle energia oscura
Galassia – Foto da Pexels

Quando ci si va alla scoperta del campo scientifico, spesso può accadere di sentire nominare alcuni termini mai sentiti prima o che comunque non si conoscono a fondo.

Negli ultimi anni ciò di cui si parla di più in ambito scientifico è la combo energia oscura e materia oscura. Molti appassionati di scienza ne avranno sicuramente sentito parlare, altri ancora avranno sentito anche solo nominare questi due grossi argomenti.

Ma di cosa si tratta in realtà? Spiegare questi due grossi ambiti scientifici non è per niente semplice. In commercio ci sono tantissimi libri che cercano di spiegare questi due concetti in modo semplice, ma anche in tal caso risulta davvero difficile spiegarli dettagliatamente senza delle basi di studio scientifico.

Oggi, dunque cercheremo di chiarire le idee a riguardo, cercando di dare un’infarinatura iniziale dell’argomento, rendendolo il più chiaro possibile, almeno in linea teorica.

Cosa sono la materia oscura e l’energia oscura

immagine descrizione formazione universo materia oscura
Descrizione della storia dell’Universo – Foto da BBC ( credit: Science History Images/Alamy)

Come abbiamo accennato in precedenza, materia oscura ed energia oscura sono due concetti fisici differenti, appartenenti entrambi alla branca dell’astrofisica.

La materia oscura è un tipo di materia simile a quella che conosciamo, ma con la capacità di attrarre i corpi celesti di qualsiasi dimensione. Inoltre, la sua caratteristica principale, come si potrà intuire dal nome stesso, è data dalla sua totale oscurità.

Si tratta infatti di un tipo di materia che non emette radiazione elettromagnetica e di conseguenza non emette luce.

Ad oggi non sappiamo molto della materia oscura, ma grazie alla ricerca svolta negli ultimi decenni possiamo essere certi della sua esistenza.

Le numerose prove sperimentali hanno mostrato infatti come il 25% di tutta la materia dell’Universo, sia composto da materia oscura. La materia ordinaria che conosciamo noi, invece, occuperebbe solo il 5% dell’Universo.

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Resta il fatto che sappiamo solo della sua esistenza ma non conosciamo cosa la compone. Lo stesso vale per l’energia oscura.

Qui gli interrogativi sono ancora di più. Non sappiamo cosa sia l’energia oscura ma sappiamo che esiste e sappiamo cosa provoca.

L’energia oscura è la responsabile dell’espansione dell’Universo, e al crescere dell’Universo cresce anche l’energia oscura, accelerando sempre più l’espansione dell’Universo.

Nella foto qui di sopra viene descritto attentamente ciò che è accaduto all’Universo dal Big Bang sino ad oggi. Negli ultimi 6 miliardi di anni l’espansione è stata sempre più crescente e più veloce, mostrando così l’esistenza di un’energia che ne provochi l’accelerazione.

Inoltre, le ultime ricerche stimano che il 70% dell’Universo sia formato da energia oscura, che quindi ne giustifica l’espansione.

Lo studio dell’energia oscura

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Telescopio Blanco dell’osservatorio Cerro Tololo – Foto da Fermilab (Credit: Reidar Hahn)

Lo studio della materia oscura e della energia oscura avviene da diversi anni, ma tra i tanti progetti attivi il più rinomato è il Dark Energy Survey.

Questa importante collaborazione tra centinaia di scienziati in tutto il mondo ha l’obiettivo di realizzare una mappa di un numero elevato di galassie, così da poter ricercare dei patterns che possano dare informazioni utili della natura dell’energia oscura.

Per farlo è stato sfruttato l’osservatorio interamericano sul Cerro Tololo, in Cile, che si trova a circa 2200 metri sul livello del mare.

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Qui si trova il telescopio Blanco sul quale è stata installata una Dark Energy Camera, una speciale fotocamera capace di ottenere immagini anche del vicino infrarosso.

Grazie al lavoro di 6 anni, durato dal 2013 al 2019, il telescopio Blanco ha potuto osservare un ottavo del cielo, osservando e archiviando i dati di milioni di corpi celesti.

Tra questi sono state trovate circa 226 milioni di galassie e ciò ha reso possibile l’inizio di una mappatura del nostro cosmo.

Inoltre, grazie allo studio delle immagini di queste galassie è stato possibile studiare la loro struttura cosmica, arrivando così a conoscere la storia degli ultimi 6 miliardi di anni dell’Universo.