Il significato di alcuni fiori potrebbe stupirti. Scopri cosa hanno voluto dirti con gentilezza

La florigrafia è l’arte di far parlare i fiori al proprio posto. Di moda soprattutto nell’Ottocento, ancora oggi si possono utilizzare per esprimere sentimenti o sensazioni difficili da esprimere. 

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Belladonna, illustrazione (Etsy.com by pinterest)

Essenziale mezzo di comunicazione nel diciannovesimo secolo, oggi il linguaggio simbolico dei fiori è quasi del tutto abbandonato. Peccato, perchè oltre ad essere un omaggio di evidente bellezza, celare un messaggio dietro il fiore donato risulta un gesto di grande garbo e sensibilità.

Addentriamoci allora nel regno del linguaggio dei fiori, scoviamone il significato nascosto e, perchè no, facciamo tornare di moda questa antica usanza.

Florigrafia: il significato nascosto dei fiori

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Glicine (Foto di Ralphs_Fotos da Pixabay)

Fondamentali in epoca vittoriana, alcuni dei significati celati dietro i fiori comuni sono ancora d’oggi d’uso. Preandiamo per esempio le rose. Quella delle rose è forse l’unica specie floreale ad identificare ancora uno specifico significato. Le rose rosse infatti simboleggiano ancora oggi la passione amorosa, quelle bianca la purezza e la castitià, quelle rosa l’affetto.

Già nel medioevo e nel rinascimento si era soliti associare significati, parole e fiori. È però l’Ottocento inglese ad inaugurare una vera e propria tradizione editoriale relativa alla “messaggistica floreale“. A quei tempi si sviluppò infatti un vero e proprio ramo dell’editoria specializzato nella stampa dei cosiddetti flower books, libri dedicati al significato dei fiori illustrati con incisioni ed eleganti litografie.

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Le Language des Fleurs, del 1819, conobbe particolare fortuna. Pubblicato a Parigi sotto il nome di Charlotte de Latour, pseudonimo, sembra, di Louise Cortambert, venne edito in diverse edizioni, arricchite da particolari disegni floreali.Torniamo quindi al significato di questi profumati messaggeri.

Garofani e crisantemi, ad esempio, vengono ancora oggi associati alla venerazione dei defunti. Non è raro infatti scorgerne nei cimiteri ad ornamentare i diversi monumenti funebri. In giappone, tuttavia, i garofani sono fiori apprezzati per le qualità ornamentali, sono infatti simbolo di positività e bellezza. I crisantemi, simboleggiano la vita.

La camelia, originaria della Cina e del Giappone, ad esempio, è simbolo di ammirazione e orgoglio; per i giapponesi, di perfezione. L’iris veicola un messaggio di felicità, speranza e ricchezza. L’ortensia, invece, simboleggia il distacco emotivo o l’impossibilità di coronare il proprio desiderio d’amore. Non mancano tuttavia esempi di usi positivi dell’ortensia spesso regalata anche per chiedere perdono.

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La lavanda invita alla serenità e alla pace, come d’altronde suggerisce il profumo inebriante. La calla ci parla di amicia e stima sincera, il giglio la nobiltà d’animo e il giacinto l’invito al gioco. Il girasole, molto presente della storia dell’arte ad esempio nei quadri di Vincent Van Gogh, è il fiore del sole. La tradizione legata al girasole è millenaria e sembrerebbe fosse particolarmente amato dai re. È simbolo di vivacità e allegria, è un fiore tipicamente estivo.

Il glicine simboleggia l’affetto tenero e profondo ma più che come dono dà il meglio di sè in veste ornamentale per chiostri, case e giardini. Insomma i significati sono davvero tanti, sbizzaritevi a grare la vostra personale miscela di senso e significato!

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