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Acqua nel deserto: la nuova sfida green che spinge verso l’agricoltura

Acqua nel deserto: oggi è possibile grazie al fotovoltaico ibrido. L’agricoltura può nascere anche nel deserto, scopriamo i dettagli 

Siccità nel deserto da Pixabay

Come sappiamo, la caratteristica fondamentale del deserto è quella della siccità. A causa di questa caratteristica, e delle temperature, è sempre risultato impossibile favorire la coltivazione nei luoghi desertici. Il deserto, infatti,  è tale perché manca l’acqua. Il suo terreno, non risulta avere caratteristiche tali da non poter favorire la coltivazione. Se le condizioni climatiche fossero diverse, cioè con piogge e quindi con acqua, la coltivazione sarebbe sicuramente possibile anche nel deserto. La ricerca, sta infatti viaggiando in questa direzione, già da diversi anni, per poter permettere, appunto, la coltivazione anche nei deserti.

Coltivazione nei deserti: i passi avanti

Pannello fotovoltaico da Pixabay

Seguendo quest’idea, di poter consentire la coltivazione anche nei deserti, alcuni ricercatori hanno sperimentato, recentemente, un innovativo impianto di fotovoltaico ibrido. Si tratta di un prototipo in grado di unire due funzioni estremamente utili: i pannelli fotovoltaici, che producono energia dai raggi solari e un idrogel assorbente.

Le ricerche si stanno svolgendo in Arabia Saudita, l’obiettivo dei ricercatori è quello di riuscire a produrre energia nel deserto e conseguentemente trovare un modo per favorire la coltivazione, lì dove fino ad ora è stato impossibile.

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La soluzione sembra poter essere proprio questo WEC2P, cioè “sistema integrato di coproduzione acqua-elettricità-raccolto” che sembra  sembra rispondere perfettamente alle esigenze richieste. Il funzionamento di questo progetto appare anche molto semplice. Il pannello fotovoltaico dovrà essere posizionato sopra uno strato di idrogel, che sarà in grado di assorbire tutte le particelle di vapore presenti nell’aria, anche quelle più piccole, rilasciandole poi in forma liquida. Al di sotto dell’impianto è istallata una scatola metallica addetta alla raccolta dell’acqua.

Lo scorso giugno, raggiunto il deserto, i ricercatori hanno provato a piantare ed irrigare circa 60 semi di spinaci, utilizzando poi, esclusivamente l’acqua raccolta dalla scatola metallica dell’impianto. 57 dei 60 semi piantati, sono germogliati e contestualmente i pannelli hanno prodotto circa 1519 watt di elettricità all’ora.

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Si tratta di un risultato incredibile e davvero soddisfacente. I ricercatori, infatti, hanno mostrato entusiasmo per il risultato raggiunto, che ha dato modi di spingerli sempre più in questa direzione per poter progettare tali sistemi in grado di produrre coltivazioni in terreni desertici più ampi.

 

 

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.

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