Dormire con la luce accesa fa male: la scoperta che non avresti mai voluto conoscere

Dormire con la luce accesa ha delle conseguenze, lo conferma uno studio americano. Scopriamo nei dettagli di cosa si tratta

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Ragazza addormentata – Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

Il sonno è una parte essenziale e fondamentale della nostra vita. Senza non potremmo vivere, poiché è il nostro corpo oltre che la nostra mente ad aver bisogno di staccare la spina. Eppure, noi alcune volte quella della luce non la stacchiamo, preferendo dormire con anche una leggera illuminazione. Nulla di grave, avrai pensato finora, anche perché si dorme tranquilli. Ma, è il corpo a risentirne. Tra le tante abitudini che abbiamo nella nostra routine dobbiamo fare attenzione a quelle che possono rivelarsi dannose, riuscendo così a modificarle per il nostro bene e quello del nostro riposo.

Dormire con la luce accesa: nulla di buono per il nostro corpo

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Dormire con luce accesa – Foto di Kha Ruxury da Pexels

Se hai l’abitudine di dormire con l’illuminazione accesa, allora è arrivato il momento di cambiarla. Dormire al buio è utile a proteggere la nostra salute.

Lo affermano anche gli scienziati della Northwestern University che si trova in Illinois, negli Stati Uniti, con uno studio pubblicato sulla rivista PNAS.

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La ricerca rileva in particolar modo le conseguenze sul nostro organismo quando dormiamo in una stanza illuminata. La scelta di riposare in questo modo danneggia la funzione cardiovascolare durante il sonno e aumenta anche la resistenza all’insulina.

La ricerca nei dettagli

L’esperimento ha avuto come protagonisti 20 adulti, dei quali sono state analizzate le abitudini in relazione al sonno. E’ bastata una notte passata sotto l’esposizione moderata di una luce affinché il corpo mostrasse gli effetti negativi.

Una delle dottoresse autrici della ricerca, Daniela Grimald, ha evidenziato la differenza con i risultati emersi. Le persone che dormivano esposte a 100 lux presentavano una frequenza cardiaca accelerata.

Mentre, gli individui presenti in una stanza con poca luce, non presentavano la stessa frequenza cardiaca elevata.

Solitamente la frequenza cardiaca, unita a tutti i parametri relativi al sistema cardiovascolare, rallentano durante la notte e sono più alti di giorno. L’interruzione di questo schema danneggia la salute del cuore.

La frequenza cardiaca che si riduce di notte e aumenta di giorno, consente all’organo di ottenere la pausa riparativa di cui ha bisogno per funzionare correttamente.

Inoltre, la luce provoca al corpo anche una resistenza all’insulina al risveglio mattutino. Questo si verifica quando le cellule del fegato e dei muscoli non rispondono all’ormone incaricato di regolare lo zucchero.

Quindi, il glucosio nel sangue che solitamente produce energia, è impossibilitato dall’illuminazione notturna.

Di tutta risposta a questa situazione, il pancreas produce più insulina, aumentando i livelli di zucchero presenti nel sangue, una cosa poco sana per il corpo, poiché è il meccanismo che sviluppa il diabete.

I test svolti sui partecipanti della ricerca hanno evidenziato come in coloro che dormivano con una luce moderata si è riscontrato un aumento del 15% della resistenza all’insulina al risveglio.

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Invece, le persone che avevano dormito con una scarsa illuminazione hanno presentato una riduzione del 4% in riferimento all’insulina.

Lo studio ha quindi dimostrato come una sola notte passata con l’esposizione di una luce moderata, in realtà sia dannoso per il nostro corpo e comprometta il nostro sonno.

E’ importante evitare del tutto l’illuminazione notturna, o comunque optare per una minima quantità, in questo modo permetteremo al nostro corpo e ai nostri organi di prendersi la pausa che meritano.