Potare un limone, sai farlo nel modo giusto? Le 4 regole per evitare di far danni

Le regole da rispettare per potare il limone in poche mosse e avere rami rigogliosi e tanti frutti da raccogliere: ecco i modi alternativi.

potatura albero limone
Limoni ancora acerbi (Unsplash)

Le regole da rispettare per potare il limone in poche mosse e avere rami rigogliosi e tanti frutti da raccogliere: ecco i modi alternativi. Si tratta di tecniche innovative per rendere più forti gli alberi e raccogliere tanti frutti. Occorre tagliarli correttamente tre volte, durante la fase vegetativa, per poi metterli subito a frutto. In questo modo, la chioma dell’albero di limone sarà più bassa del solito, ma decisamente più compatta, rigogliosa e piena di frutti. Tutto ciò, inoltre, faciliterà il nostro lavoro di raccolto.

Lasciamo perdere la potatura classica e adottiamo nuove regole, più funzionali, adatte alla potatura di alberi di agrumi, in particolare. Una tecnica che si adatta subito alle piante piccoline ma che vogliamo riformare per produrre rami freschi. È ottima anche per rafforzare quelle piante stressate e rovinate dalle gelate invernali. E allora, come far tornare in salute e in piena produzione l’albero di limone in poco tempo? Basta seguire queste semplici tecniche innovative e tener presenti alcuni accorgimenti.

Albero di limone, come potarlo per renderlo forte e rigoglioso

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Forbici per potatura (Unsplash)

Prima di tutto, occorre approntare la prima potatura nella fase vegetativa di febbraio o marzo. Tagliare quindi i rami a una distanza di circa 30 centimetri dalla branca, ossia dall’attaccatura del ramo. Nel succhione mozzato si formeranno, in seguito, nuovi rametti, subito sotto al taglio. Questi nuovi rami (ne possono crescere tre o quattro) ovviamente non saranno fortissimi e vigorosi, ma cresceranno per un paio di mesi. Bisogna dare tempo alla pianta di rigenerarsi, fino a quando non dovremo fare l’intervento successivo, nel mese di giugno.

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A giugno, occorre praticare un’altra piccola potatura sui rami cresciuti. Questi, a loro volta, si moltiplicheranno di nuovo, generando altri piccoli rametti. Mettendo in pratica questa tecnica di moltiplicazione, l’albero ha modo di gestire meglio la crescita, senza stendersi troppo, rimanendo concentrato. La chioma, infatti, sarà rigogliosa e accorpata tutta nella zona centrale della pianta. Naturalmente sarà più bassa del solito e con rami meno robusti, ma certamente concentrerà le energie tutte in un unico punto, donando più frutti e restando più folta.

Le tecniche da rispettare e le regole da seguire potare l’albero di agrumi

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Raccolto dei limoni (Unsplash)

A settembre, bisogna praticare la terza potatura, sempre sui rami nati a giugno, ma soltanto su quelli più forti, lasciando stare quelli deboli, che avranno terminato il loro corso. In questo caso, bisogna recidere a una ventina di centimetri dall’attaccatura del ramo. I germogli che cresceranno non saranno forti e dopo un po’ smetteranno di crescere, dando la forma finale alla pianta. Al posto di eliminare un intero succhione, oppure al posto di lasciarlo crescere alla sua massima lunghezza, possiamo intervenire con questa tecnica.

I frutti nasceranno subito e saranno molti. In questo modo, la gestione dell’albero di limone è molto più semplice rispetto al solito. L’albero, infatti, è essendo più piccolo, basso e compatto, si lavora meglio. I frutti si raccolgono facilmente e dal punto di vista estetico è molto più bello, quindi abbellisce orti e giardini. A questo punto, non resta che ricordare alcune regole da seguire per non compromettere la salute dell’albero e per lavorare bene. Innanzitutto, bisogna ricordare di utilizzare solo forbici ben sterilizzate per la potatura. Meglio evitare il rischio di trasmissione di malattie, quindi, utilizziamo forbici pulite e disinfettate.

L’intervento numero uno deve essere fatto tra febbraio e marzo. Questo è il primo periodo di potatura. Occorre rispettare precisamente il calendario e non anticipare e né posticipare la potatura. Il secondo intervento andrà effettuato a giugno, il terzo a settembre. Un’altra regola da rispettare è quella di liberare la chioma interna. La parte inferiore della chioma deve essere libera, perciò bisogna eliminare tutte le foglie e i rami in eccesso e lasciare uno spazio pulito.

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Questa azione serve a garantire protezione alla pianta, evitando l’attacco di parassiti e di malattie fungine. Inoltre, lasciando spazio nella parte bassa dell’albero, si permette la fotosintesi, quindi il limone produrrà rami da frutto anche in questa zona. Per rendere la chioma omogenea, bisogna tener presente l’angolo di visuale. I rami che sporgono di 20/30 cm devono essere potati. È un buon metodo per sapere dove potare, senza andare a caso. In poche mosse, godremo di un albero di limone (o di un altro agrume) piccolo, compatto, folto e pieno di frutti.

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