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Bioarchitettura

Giardino Zen: perché ogni casa ne dovrebbe avere uno. I benefici sono molteplici

Il giardino Zen sono oasi di benessere che sollevano l’animo, fanno bene a corpo, mente e spirito: i benefici di averne uno in casa.

Laghetto meditativo (Pixabay)

Il giardino Zen sono oasi di benessere che sollevano l’animo, fanno bene a corpo, mente e spirito: i benefici di averne uno in casa. La natura influenza profondamente il nostro stato d’animo, riportando a galla il nostro spirito ancestrale. Nella natura ci sentiamo liberi, tiriamo fuor il nostro istinto primitivo e ci lasciamo andare alla spiritualità. I giardini Zen sono terapeutici.

Ritmi di vita velocissimi, quotidianità stressante, problemi vari. C’è bisogno di prendersi il proprio spazio e di stare a contatto con la natura e con la bellezza, quella vera. Questo tipo di giardino è un contenitore di emozioni, specifico per l’animo. Non è un caso se questa concezione nasce in Oriente, terra di meditazione e di spiritualità. Ogni casa e ogni zona residenziale dovrebbe concepirlo, per far stare bene i proprio inquilini.

Benefici numerosi del giardino Zen in casa

Giardino rilassante con sabbia (Pixabay)

Costruire un giardino Zen non è solo un modo per stare a contatto con la natura. In qualche modo ci si sente architetti del verde, utilizzando determinate tecniche per mettere in mostra una certa sensibilità. Zen è una parola comparsa per la prima volta nel 1935, usata da Loraine Kuck nel suo libro sulla cultura giapponese. In realtà, il termine esatto con cui i giapponesi definiscono il giardino zen è “karesansui” ossia “natura dolce”. Zen è dunque una parola occidentale priva di significato.

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Questi giardini sono luoghi speciali che riproducono la bellezza della natura e cercano di modellarla. Ad esempio, i sassolini o la sabbia simulano i movimenti dell’acqua, formando percorsi stabiliti con cura e disegni. Le rocce devono essere naturali e devono produrre suoni a contatto con il vento. In questi giardini nulla è casuale, tutto deve riprodurre fedelmente la realtà della natura.

Parco zen con tempio giapponese (Pixabay)

Oltre ad essere studiati nei minimi dettagli per essere belli e naturali, i giardini Zen devo aiutare a meditare, quindi devono essere posti sereni, silenziosi e tranquilli. Alla base della filosofia Zen c’è il distaccamento dalla vita quotidiana e un abbandono alla natura. Pura spiritualità, zero materialismo. Gli elementi essenziali per la costruzione di un giardino orientale sono la sabbia, le pietre, l’acqua.

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Ogni elemento ha il suo specifico significato. Sono tutti simboli di vita. Ma non si possono tralasciare strutture architettoniche in legno, come un tempio per la meditazione o scrittoi per dedicarsi alla scrittura. Il segreto per costruire un giardino simile è la coltivazione di piante sempreverdi, in modo da sfruttarlo anche in inverno. Inoltre è importante creare un sentiero, con un’entrata e un’uscita. E anche un boschetto appartato dove meditare lontano da sguardi indiscreti. Ogni casa, ogni palazzo e ogni zona residenziale dovrebbe averne uno.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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