La crisi climatica è anche una crisi sanitaria. L’Oms fa il punto della situazione

I cambiamenti climatici incidono profondamente anche sulla salute: crisi climatica vuol dire anche crisi sanitaria, l’Oms parla di situazione disastrosa, con 13 milioni di morti l’anno.

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La natura è nelle nostre mani (Pixabay)

I cambiamenti climatici incidono profondamente anche sulla salute: crisi climatica vuol dire anche crisi sanitaria, l’Oms parla di situazione disastrosa, con 13 milioni di morti l’anno. Esattamente, la cifra si aggira intorno ai 13 milioni di morti ogni anno, persone uccide proprio dall’inquinamento ambientale. Si parla di malattie direttamente collegate all’inquinamento, come ictus, malattie cardiovascolari, infezioni e tumori. Il 7 aprile è la Giornata mondiale della salute, ed è bene fare il punto della situazione.

A partire dal lontano 7 aprile 1948, l’Oms celebra un tema importante all’anno, in modo tale da sensibilizzare la popolazione. In questo 2022 il tema scelto è proprio legato alla crisi sanitaria dovuta dalla crisi ambientale. Insomma, i due temi più importanti degli ultimi anni, due realtà che stanno cambiando il mondo per sempre. Malattie, carestie, danni ambientali, fenomeni climatici sempre più potenti, mancanza di acqua. Sono queste le tematiche che si discuteranno domani, nel World Health Day.

Giornata mondiale della salute: crisi climatica fa milioni di morti

Giornata mondiale della salute
Manifestazione per l’ambiente (Pixabay)

Secondo i dati raccolti negli ultimi tempi, quasi la totalità della popolazione mondiale respira aria inquinata. Mentre un quarto della popolazione mondiale non dispone di servizi igienici. Parliamo di più di 2 miliardi di cittadini che non hanno accesso ad acqua potabile e che sono a rischio infezioni. Ma a cosa è dovuta la crisi sanitaria? L’Oms mette in elenco alcuni punti, innescati proprio dalle conseguenze dei cambiamenti climatici.

Ad esempio, la transizione ecologica e la rivoluzione green sono ancora molto lenti, la maggior parte delle industrie continua a produrre materie con i combustibili fossili. Bruciando combustibili fossili si inquina il pianeta, e naturalmente ne paghiamo le conseguenze sulla nostra pelle, con tumori ai polmoni e malattie cardiache. Circa il 90% della popolazione del mondo respira aria inquinata proprio a causa del modo obsoleto di produrre materie ed energia.

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Ogni anno muoiono 7 milioni di persone solo a causa dell’aria inquinata. E poi dobbiamo combattere con i danni dovuti a fenomeni naturali eccezionali, come inondazioni, terremoti, tornado, smottamenti, i quali causano altri 6 milioni di morti. I cambiamenti climatici generano siccità e incendi. Le persone muoiono bruciate, soffocate, annegate, per traumi e lesioni, per malattie infettive. E ancora, le alte temperature incidono sull’organismo, destabilizzandolo.

Come il clima impazzito sia la causa di milioni di morti

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Donna con planisfero tra le braccia (Pixabay)

A causa del caldo, ad esempio, muoiono tante persone, per infarto. I cambiamenti climatici hanno un impatto enorme sulla psiche e sul fisico, e cambiano la vita. Si è calcolato che morti da dengue sono sempre più in aumento. Dengue significa di origine virale, infezioni trasmesse dalle zanzare, sempre più in aumento con le temperature elevate.

Il contagio tra esseri umani, arrivato oggi a circa 5 milioni l’anno, potrebbe salire negli anni, portando alla morte milioni di persone. E poi, come abbiamo accennato spesso, il clima impazzito non permette un’agricoltura equilibrata. In questo modo, si perdono tonnellate di raccolti, dovuti a siccità estrema o a tempeste improvvise. Ciò porta alla crisi del mercato, alla denutrizione di tanti popoli, a uno spreco maggiore di acqua per irrigare i campi.

Ma le sostanze inquinanti sono anche dove c’è acqua potabile, questo perché sempre più fiumi e laghi sono inquinati. Le acque inquinate portano alla morte quasi un milione di persone. Quasi 2 miliardi di persone non dispongono di acqua pulita, ciò significa che si lavano con acqua infetta e non dispongono di servizi igienici. Naturalmente, la conseguenza è la diffusione di virus e infezioni mortali.

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Ma non finisce qui, anche l’industria del tabacco contribuisce alla distruzione del pianeta. Produrre tabacco inquina l’ambiente, i filtri delle sigarette non si smaltiscono facilmente. Sono rifiuti che non si degradano, ma si accumulano. Mentre 600 milioni di alberi vengono abbattuti per produrre sigarette. I mozziconi, non smaltiti correttamente, inquinano strade, spiagge, fiumi e mari. Insomma, la Giornata mondiale della salute, quest’anno, è davvero importante per riflettere sui danni che stiamo causando alla Terra, a noi stessi e a tutti gli esseri che la popolano.