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Perdita storica in Cile. Il cambiamento climatico è inarrestabile

È giusta da poco una notizia sconvolgente: grave perdita in Cile, il cambiamento climatico mette a rischio il deserto di Atacama.

Cile, deserto Atacama (Pixabay)

È giunta da poco una notizia sconvolgente: grave perdita in Cile, il cambiamento climatico mette a rischio il deserto di Atacama. Non solo un semplice deserto roccioso, ma dimora dell’antico popolo dei Chinchorro, vissuto 7 mila anni fa. Tra le dune e rocce, infatti, esistono ancora i resti mummificati dei defunti. Ma i cambiamenti climatici in atto stanno cambiando tutto.

Il clima desertico, secco e arido, ha permetto una corretta conservazione delle mummie cilene per millenni. Ora che il clima sta cambiando, con piogge e venti sempre più frequenti, si potrebbe compromettere la conservazione delle salme. In questo modo, le mummie deperiranno velocemente, e di loro non resterà più nulla. L’ennesimo dramma conseguenza del clima impazzito.

Cambiamento climatico: le conseguenze sulle distese del Cile

Deserto Atacama, dune in Cile (Pixabay)

Proprio in Cile, nel popolare deserto di Atacama, sono sepolte centinaia di mummie appartenenti all’antico popolo dei Chinchorro. In questa affascinante distesa rocciosa, i corpi mummificati giacciono indisturbati da oltre 7 mila anni. Ora, piogge e venti forti stanno corrodendo le pareti rocciose e spazzando via le dune. Le mummie sono riemerse dagli abissi terreni. Le guardie del deserto sono costrette a prendere le mummie salite in superficie e seppellirle nuovamente, segnalando la sepoltura con una bandierina.

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Un lavoro extra sorto negli ultimi anni, causato dal clima. I Chinchorro erano un popolo di cacciatori e di pescatori. Mummificavano i propri defunti, avvolgendoli con pelli di animale, lana e argilla. Una delle teorie degli esperti, secondo cui sono stati sterminati, riguarda la contaminazione delle acque. Accanto al deserto di Atacama scorre il fiume Camarones, dalle acqua cristalline. Queste acque, però, sono fortemente contaminate da arsenico.

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A forza di bere acqua del fiume, i Chinchorro si sono estinti, avvelenandosi inconsapevolmente. Ora, i loro resti si stanno degradando, corrosi dal clima, mangiati dagli insetti e attaccati dalle muffe. Non solo i cambiamenti ambientali, ma anche il disinteresse delle autorità contribuisce al loro degrado. Il Governo non investe soldi per la tutela dell’area e a occuparsene sono pochi ricercatori. Nel 2021, il deserto di Atacama è stato fatto Patrimonio Unesco, proprio per incentivare la sua salvaguardia. Speriamo che ciò punti un riflettore sul dramma.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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