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Animali

Dalla Svizzera la notizia più bella: “Finalmente sarà possibile”. Si fanno salti di gioia

Dalla Svizzera la notizia più bella: “Finalmente sarà possibile”. Si fanno salti di gioia, anche sul web è diventata subito virale. 

gruppo scienziati – Pixabay

Un anno decisamente difficile storicamente parlando: una pandemia ancora in corso, la guerra tra Russia e Ucraina, insomma dal 2019 sembra che non abbiamo avuto più pace. Siamo veramente stanchi di questa situazione destabilizzante dove aver certezza in qualcosa è veramente un lusso.

Ma parliamo di qualcosa di lieto o meglio del passo importante che ha fatto la Svizzera su una questione importante e che fa ben sperare ovviamente l’intera umanità. Inutile dire che la notizia ha fatto il giro del web in men che non si dica e che ha veramente lasciato spazio alle opinioni quasi unanimi degli utenti.

Dalla Svizzera arriva la bella notizia: un grido di speranza

topo da laboratorio- Pixabay

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La notizia arriva direttamente dal Politecnico Federale di Losanna – Svizzera – dove l’ente ha siglato un accordo con la  Società Protezione Animali. Lo scopo è quello di dare una seconda chance ai topini da laboratorio. Un modo per consentire a queste creature di essere adottati da persone disposte a dar loro affetto. Ovviamente questo vale non per tutti i topi.

Sappiamo bene infatti come esistano diversi trattamenti a cui vengono sottoposti questi animali, cavie per l’appunto da laboratorio. L’intervento si riferisce quindi a quei topi nei cui confronti vengono valutati i comportamenti e non ricevono quindi i trattamenti invasivi di ricerca che possono portare alla morte, talvolta anche agonizzante e lenta. Questo segna un passo avanti quindi per quanto concerne il rispetto degli animali e prolungargli la vita.

Le cavie quindi non sottoposte ai trattamenti terminali – che si conclude con eutanasia – potranno uscire dal laboratorio ed essere affidate alla Società Protezione Animale. Deputata alla custodia degli esemplari fin quando non vengono trovate le famiglie pronte a dar loro cura e affetto. Per la Svizzera questo non è un caso isolato, vi è un precedente nel 2018.

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Il Politecnico Federale di Zurigo si era già comportato allo stesso modo consentendo così alle 300 cavie non geneticamente modificate di avere una sistemazione idonea a ricevere la dignità che meritano.  Il web ha accolto con favore questa favore, stimando la Svizzera per questo passo avanti e complimentandosi con un paese definendolo civile: “Che bella notizia” si legge sul web.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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