La+scienza+ha+fatto+gli+scherzetti%3A+quelli+pi%C3%B9+divertenti+di+sempre+negli+ultimi+anni
orizzontenergiait
/2022/04/29/scherzi-recenti-scienza-piu-divertenti/amp/

La scienza ha fatto gli scherzetti: quelli più divertenti di sempre negli ultimi anni

Anche nel campo della scienza si è soliti fare scherzetti: i più divertenti negli ultimi anni, raccolti in un divertente libro.

Test scientifico (Pixabay)

Anche nel campo della scienza si è soliti fare scherzetti: i più divertenti negli ultimi anni, raccolti in un divertente libro. Da Tesla a Edison, dalle riviste scientifiche al CERN di Ginevra, Vito Tartamella raccoglie i numerosi scherzi della storia scientifica in un libro intitolato “Il pollo di Marconi e altri 110 scherzi scientifici”.

Eh sì, perché anche in questo campo, gli scienziati si sono divertiti per decenni con scherzetti più o meno riusciti. Delle burle con cui hanno preso in giro il mondo intero, addirittura dei premi Nobel si son prestati al divertimento: Marconi, Fermi o Geim. Ma anche altre importanti figure, come Franklin, Tesla, Branson, Bombieri, Edison o Asimov.

Gli scherzetti della scienza, perché farli?

Uomo con testa a forma di lampadina (Pixabay)

Tutti si interrogano, cosa spinge gli scienziati, solitamente visti come figure austere, a fare scherzi del genere? Perché burlarsi del mondo intero? In realtà, è da secoli che medici e scienziati si divertono così. Si tratta di goliardia, che spinge una mente superiore alla massa, un intellettuale, a manovrare il pensiero della gente. Oppure, potrebbe essere che, in mezzo a tanto faticoso lavoro mentale, si ha bisogno di una distrazione divertente.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Nuovo attacco solare in arrivo. Pericolo si o no? Tutti i dettagli su quello che sta succedendo

Alcuni giornalisti, però, sono convinti che dietro questi scherzi ci sia un intento più nobile, ossia smascherare le riviste che divulgano sciocchezze. Ad esempio, nel 1996, il fisico Alan Sokan inviò un finto articolo riguardante sulla forza di gravità. Una rivista pubblicò il finto saggio, dimostrando di non verificare le fonti. Si trattò, dunque, di uno dei trabocchetti architettati dagli scienziati per testare la serietà di una testata. Tra gli scherzi più divertenti troviamo anche il cosiddetto “bosone di Eggs”.

Se il bosone di Higgs è stato teorizzato nel 1964 da Peter Higgs, essendo poi scoperto nel 2012, al CERN, dallo stesso ente arriva Eggs. Pochi anni fa, infatti, il CERN si è burlato del mondo parlando di una particella gemella di quella di Higgs. Eggs è una particella capace di dare il sapore differente a tutto il nostro cibo, il quale altrimenti sarebbe privo di gusto. Si tratta ironicamente di una particella formata da due uova (eggs, appunto) che trasportano “forza forte”.

Le bufale scientifiche smascherate di recente

Astronauta nello spazio (Pixabay)

Un altro scherzo, invece, riguarda, il mostro di Loch Ness. Non solo la leggendaria Nessie, il dinosauro del lago scozzese, ma diversi altri mostri marini. A lanciare questa bufala è stato l’Istituto Oceanografico Bedford di Dartmouth. I ricercatori Kerr e Sheldon hanno diffuso la notizia di avvistamenti mostruosi, almeno 20 esemplari, enormi e feroci.

Oppure, nel 2007, un certo Nat Bletter pubblicò un interessantissimo articolo di botanica, prendendo in giro tutti quanti. Praticamente, asseriva di aver scoperto, dopo anni di ricerca, una specie di pianta immortale, capace di riprodursi continuamente. Stava parlando di una pianta finta, ma il mondo ci era cascato alla grande.

Molto carina, invece, è una sfida iniziata alla fine degli anni 90 e tutt’ora attiva. Una gruppo di docenti di fisiologia e farmacologia pubblica da decenni articoli scientifici veri, ma con una particolarità. Essendo tutti grandi patiti per la musica di Bob Dylan, i docenti intitolano le proprie pubblicazioni con i titoli delle canzoni del cantautore americano.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → L’America ha speso milioni di dollari per creare qualcosa di “mostruoso”. I documenti parlano chiaro

Infine, raccontiamo un ultimo scherzetto scientifico, creato nel 2015 dalla Nasa e pubblicato sulla testata Science. Riguarda la sonda Messanger, lanciata in orbita nel 2004 e tornata sulla Terra nel 2015, dopo aver osservato il pianeta Mercurio. Gli scienziati della Nasa avevano messo in giro la voce che questa avesse registrato voci e immagini dall’oltretomba. Insomma, avevano spacciato Mercurio per l’inferno, senza scartare l’idea che altri pianeti potessero accogliere le nostre anime, una volta morti. Scherzi divertenti e curiosi, sono sono soltanto alcuni dei tanti raccolti nel libro di Tartamella.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

Pubblicato da