Il nucleare è una fonte di energia rinnovabile, ma è sostenibile per l’ambiente? La proposta dell’Unione Europea

Il nucleare come fonte rinnovabile lascia a desiderare, perché non è sostenibile. L’Unione Europea lancia una proposta in merito.

nucleare fonte rinnovabile sì o no
(Pexels – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il nucleare è una fonte rinnovabile e sostenibile? Se lo sta chiedendo in queste ore l’Unione Europea, che sta valutando una tassonomia per includere tra le fonti rinnovabili anche il gas naturale e l’energia nucleare. Prima di capire se è giusto o no, è importante fare chiarezza su due termini, rinnovabile e sostenibile. Non sono sinonimi, anche se vengono usati spesso insieme. Qual è la differenza?

Rinnovabile vuol dire che non si esaurisce mai, o che il momento dell’esaurimento sarà tra milioni di anni. Questo è il motivo per cui l’energia fotovoltaica è considerata rinnovabile. Invece per sostenibile si intende un’energia che ha un basso impatto ambientale. Se si parla di nucleare, su questo aspetto proprio non ci siamo.

Nucleare fonte rinnovabile, ma la sostenibilità? Se ne discute all’Unione Europea

nucleare fonte rinnovabile non sostenibile
(Albrecht Fietz – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La differenza – che è tutta qui – sta aprendo accese polemiche nell’Unione Europea. Infatti, la proposta prevede di inserire il nucleare come fonte rinnovabile con il gas naturale perché effettivamente ce n’è abbastanza da considerarli tali. Siccome, però, questa normativa rientrerebbe tra le regole per ridurre l’impatto dell’inquinamento sull’ambiente, c’è chi dice no.

Questo no arriva dalla Germania, che ha avuto già a che fare con lo smaltimento dei rifiuti nucleari e delle miniere esauste di carbone. Secondo il primo Paese europeo per contributi all’UE, il nucleare potrebbe considerarsi una fonte rinnovabile, ma di sostenibile proprio non se ne parla, perché le scorie restano nell’ambiente per migliaia di anni.

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Per poter far valere la propria voce, è necessario che altri 19 Paesi degli attuali 27 membri dell’UE siano d’accordo con la Germania, evitando così di inserirla nella proposta per le fonti rinnovabili. In seguito la proposta passerà al Parlamento Europeo. In questa fase, per essere accantonata del tutto, ci vorranno i voti contrati di 353 parlamentari europei.

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Come si può notare, la strada è in salita per entrambe le opinioni. In gioco, però, c’è l’impronta ambientale del Vecchio Continente.