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La Terra sta soffrendo: la situazione è preoccupante. I dettagli in merito

La situazione è davvero drammatica, la Terra è al culmine dopo aver raggiunto il picco dell’ebollizione: facciamo il punto della situazione.

Punto di ebollizione solare (Pixabay)

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La situazione è davvero drammatica, la Terra è al culmine dopo aver raggiunto il picco dell’ebollizione: facciamo il punto della situazione. Il report fornito dall’Istituto per l’Ambiente di Stoccolma mette in evidenza l’allarme e il dramma che stiamo vivendo. Cosa significa, precisamente? Ondate anomale di caldo estremo, che si abbattono in modo sempre più frequente e decisivo sulle città.

Come nel caso del caldo infernale e ovviamente anomalo dello scorso aprile, riscontrato in India e in Pakistan, che ha creato numerosi disagi. Temperature medie attorno ai 50° per diverse settimane hanno messo in ginocchio varie regioni asiatiche, impattando su imprese agricole e allevamenti. Milioni di condizionatori accessi, inoltre, hanno creato blackout energetici. E ora anche la guerra in Ucraina, strettamente legata ai combustibili fossili.

Emergenza climatica raggiunto il punto di ebollizione della Terra

Surriscaldamento globale (Pixabay)

Crisi umanitaria e crisi ambientale sono strettamente connesse tra loro, basti pensare al blocco del grano in Europa. Questa strategia attuata durante la guerra sta generando una crisi alimentare senza precedenti nella storia moderna. Tuttavia, non bisogna perdere la speranza di ribaltare la situazione. Abbiamo tutti gli strumenti per contrastare il declino, basta esserne consapevoli e agire per il meglio.

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Tanto semplice da pensare, molto difficile da attuare. Per invertire la rotta, infatti occorre prendere decisioni drastiche, basate su conoscenze scientifiche, e tutto noi dobbiamo fare la nostra (piccola) parte. Occorre rivoluzionare la nostra quotidianità, ma non solo, i Governi del mondo non dovrebbero più utilizzare il Pil come metro di giudizio per il progresso di un Paese. Sarebbe più opportuno misurare il benessere di una nazione in base allo stile di vita e alla distribuzione della ricchezza.

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Dobbiamo partire dal rispetto per l’ambiente e per la natura: fare una buona raccolta differenziata, evitare sprechi, affrontare un consumo consapevole. Abbiamo già affrontato l’argomento, in particolare del punto di ebollizione del pianeta, in questo articolo. Tra le soluzioni prese in considerazione per ribaltare la situazione, troviamo l’approccio di una dieta vegetariana, una maggiore sensibilizzazione ecosostenibile, da applicare soprattutto nelle scuole, e far riflettere le nuove generazioni. Non ultima, la rivoluzione green delle città, usando materiali ecosostenibili e ampliando le aree verdi.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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