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Giardinaggio

Passiflora Edulis, la pianta rampicante dai fiori passionali. Coltivarla è semplicissimo, scopri come fare

Tra le piante rampicanti più belle e particolari c’è senza dubbio la Passiflora Edulis. Ecco una piccola per i consigli per coltivarla.

Passiflora Edulis (Foto di endro lewa – Pixabay)

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Se state cercando una pianta rampicante da piantare nel vostro terrazzo molto bella e che faccia anche dei frutti da poter gustare mentre vi godete il vostro piccolo angolo di Paradiso, la Passiflora Edulis è la quella che fa per voi. 

Questa pianta, scoperta da Gesuiti nel 1600, ha preso il nome dalla particolare forma dei fiori, dalla raggiera e dai viticci. Tutti elementi che portano alla mente la passione di Gesù. Non a caso i pistilli ricordano i chiodi utilizzati sulla croce, la raggiera la corona di spine e i viticci la frusta della flagellazione. Vediamo allora come coltivare e prendersi cura di questa pianta.

Passiflora Edulis tutto quello che bisogna sapere

Il fiore della Passiflora Edulis (Foto di Michael Reichelt da Pixabay)

La potatura, indispensabile per questo rampicante, va effettuata alla fine dell’inverno e prima della ripresa vegetativa.

Ideale per ornare pergolati, recinzioni e muri in poco tempo la passiflora con i suoi tralci riesce a coprire una vasta superficie.
Tra le specie più diffuse in Italia ci sono la passiflora caerulea dai fiori azzurro ceruleo, originaria dell’ Argentina, che ben sopporta   le temperature rigide, la passiflora incarnata, dai fiori color della carne tendente al rossastro, e la edulis nota per i suoi frutti commestibili chiamati maracuja o frutto della passione, che con clima molto caldo fruttifica due volte all’anno.

In erboristeria il fiore della passione è utilizzato quale rimedio naturale contro l’insonnia, dato che favorisce un sonno tranquillo senza risvegli notturni; è impiegato inoltre come sedativo naturale in quanto esercita un’azione analgesica in presenza di varie sintomatologie dolorose, con particolare riguardo al trattamento delle nevralgie, e aiuta anche il rilassamento.

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Si trova sottoforma di tisane, tintura madre, gocce omeopatiche. In campo cosmetico si utilizzano gli estratti della passiflora per la produzione di creme per la pelle del viso, che donano all’ epidermide elasticità e idratazione rendendola splendente poiché i principi attivi della pianta stimolano la produzione di collagene naturale.

L’utilizzo della passiflora è però sconsigliabile alle donne in gravidanza e in fase di allattamento perché come tutte le piante può provocare effetti collaterali, quindi prima dell’uso si consiglia di consultare il proprio medico curante.

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Se si decide di coltivare la Passiflora Edulis sarà fondamentale potarla una volta all’anno. In questo modo potrete mantenere l’aspetto ornamentale e dare nuovo vigore alla pianta. Durante il periodo di vegetazione, che dura da marzo a ottobre, bisognerà concimare la pianta. Il metodo migliore è quello di utilizzare dello stallatico maturo ogni 15 giorni. 

Questa pianta resiste agli attacchi di malattie e parassiti. Nonostante ciò non bisogna mai sbagliare la tecnica di irrigazione o l’esposizione perché potrebbero favorire l’insorgenza di problemi, come le malattie fungine. Se queste dovessero comparire sarà dunque fondamentale ridurre le annaffiature. In questo modo eviteremo il marciume delle radici.

Se invece dovessi notare sulla pianta afidi e cocciniglie sarà necessario potare i rami più infestati e nebulizzare un mix di acqua e alcool. Ma il problema più grande potrebbe essere il ragnetto rosso, la cui presenza è testimoniata da piccoli filamenti sulle foglie. Per bloccarne l’espansione basterà agire con un mix di acqua e sapone di Marsiglia.

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