Non tutti i prodotti alimentari bisogna conservarli in frigorifero. Tra questi anche l’aglio aperto: ecco allora il modo corretto.
Teste d’aglio (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Con il caldo torrido tipico dell’estate, il frigorifero viene riempito di ogni prodotto alimentare: dalla carne alla frutta, passando per la verdura e i latticini. Riempire questo elettrodomestico è come giocare a tetris. Ogni cibo viene posizionato affinché ogni spazio possa essere riempito nei migliori modi.
Eppure non tutti i prodotti devono essere conservati in frigo. Tra questi l’aglio aperto. Si tratta di un grave errore commesso da tante persone. Ecco allora come salvaguardare questo ottimo condimento.
Ecco come va conservato l’aglio
L’aglio è pianta costituita da una parte ipogea che è composta dal bulbo. Questo è rivestito da molti strati di pelle che proteggono gli spicchi, ovvero dei bulbi più piccoli. Ma una volta aperta il bulbo, noto meglio anche come testa, non deve essere conservato in frigorifero.
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È buona norma infatti cercare di conservare il bulbo intero perché la durata dell’aglio arriva fino ai due mesi. Ma una volta aperta la testa gli spicchi invece durano un paio di settimane. Per conservare il prodotto aperto, e quindi staccati dal bulbo, è fondamentale staccarli singolarmente evitando però di togliergli la camicia. Ovvero la pellicina che riveste i singoli spicchi.
Ma una volta compiuta quest’operazione l’aglio a pezzi non deve mai essere riposto in frigorifero perché l’umidità, il gelo e la luca possono danneggiarlo. Conservalo in questo luogo umido e freddo favorisce la formazione delle muffe che lo renderebbero inutilizzabile. Per cui il luogo migliore deve essere fresco, asciutto, areato e lontano dalla luce del sole.
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Il luogo migliore perciò è la dispensa, dove la temperatura, di norma, si aggira intorno ai 15 gradi. Gli spicchi d’aglio devono essere conservati in sacchetti di carta o in cestini di vimini a maglie larghe e controllare lo stato. Evitate i sacchetti o i contenitori di plastica che favoriscono la germinazione dell’aglio.