Olio d’oliva, è crisi? Tutta la verità sulla faccenda: si teme per la Xylella fastidiosa

Gli Stati Uniti lanciano l’allarme: l’olio d’oliva potrebbe vivere un periodo di grande crisi. Colpa del batterio Xylella fastiosa.

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Bottiglie d’olio extra vergine d’oliva (Foto di Ulrike Leone da Pixabay)

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L’olio d’oliva è uno dei prodotti d’eccellenza del made in Italy. Un prodotto conosciuto e amato in tutto il mondo. Ma gli Stati Uniti hanno lanciato l’allarme. Un allarme che riguarda il pericolo della presenza del batterio Xylella fastidiosa nell’olio. Un campanello che è suonato a seguito dell’acquisto di olio da parte di alcuni utenti che hanno acquistato questo prodotto e hanno lanciato il pericolo del batterio Xylella fastidiosa. Molti consumatori, italiani, europei e d’oltreoceano si stanno chiedono se davvero è alle porte una crisi per l’olio extravergine d’oliva.

È arrivata davvero la crisi per l’olio d’oliva?

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Foglie di ulivo (Foto di donations welcome da Pixabay)

Secondo i dati di ExportPlanning, piattaforma sviluppata per supportare l’internazionalizzazione d’impresa, l’olio di oliva è il prodotto più esportato negli States, tanto che l’anno scorso ha prodotto un fatturato di oltre gli 824 milioni di euro. Un numero destinato a crescere visto che le proiezioni riportano un aumento del 4,4 % entro il 2025 raggiungendo i 978 milioni di euro.

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La Xylella fastidiosa è un batterio arrivato in Italia nel lontano 2008 dalla lontana Costa Rica e dopo un periodo di incubazione questo si è adattato agli olivi pugliesi, preferendoli alla pianta di caffè. Un problema che ha colpito tantissime piante minandone le produttività. Giorno dopo giorno il batterio avanza colpendo sempre più oliveti. Basti pensare che quasi tutti questi alberi della provincia di Brindisi risultano colpiti.

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Secondo quanto riportato da Coldiretti Puglia sono stati preparati come indennità compensative 51,5 milioni di euro. Una cifra che verrà divisa tra le imprese agricole colpite, negli ultimi anni, dalla Xylella fastidiosa. Una misura messa in atto per supportare gli agricoltori della Puglia per aiutarli a risolvere questa problema davvero gravoso. Questo batterio, sempre secondo la Coldiretti, ha portato, dal 2015 ad oggi, a un crollo produttivo che ha portato una nuova grave crisi economica. Fondi e soldi erogati con la speranza di aiutare gli imprenditori locali a riprendersi anche dopo la pandemia Covid-19.