Agnelli, il viaggio degli orrori: senza acqua e tutti ammassati. La crudeltà non ha limiti

Gli agnelli vivono orrori indicibili. È un vero film horror, ma succede davvero. Ecco le violenze che sono costretti a subire.

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(Ben Kerckx – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli agnelli vivono un percorso degli orrori per far arrivare la carne di agnello sugli scaffali dei supermercati. A dirlo è l’organizzazione internazionale Animal Equality, che ha realizzato un’indagine che ha svelato questo retroscena macabro. Gli animali non vengono solo strappati alle madri, ma vengono traportati in camion bui, con uno spazio talmente limitato da non consentire agli agnelli di stare sulle zampe o di bere, o ancora di alzare la testa per respirare. Ed è solo l’inizio della fine.

Gli agnelli che vivono qualsiasi tipo di orrore: la verità potrebbe sconvolgerti

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(Adina Voicu – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’indagine è stata realizzata nel periodo di Pasqua di quest’anno, quando il consumo di carne di agnello aumenta considerevolmente rispetto al resto dell’anno per motivi di tradizione o di religione. Tutto questo non può avvenire nel rispetto della normativa vigente in materia.

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La legge impone un trasporto sicuro degli animali e non agnelli in un tunnel degli orrori. Invece, gli animali non avevano possibilità di mangiarebere. Lo spazio insufficiente camion che porterebbero ben oltre il limite massimo di carico avrebbero reso questi trasporti pericolosi, oltre a un sistema per rilevare la temperatura non funzionante.

Durante questo percorso, qualche animale resta schiacciato dagli altri esemplari, senza possibilità di fuga e, alla fine della corsa, c’è il mattatoio ad attendere i fortunati che sono riusciti ad arrivare vivi fin lì. Nel 2021 questa modalità di importazione ha condotto oltre 400mila esemplari. Le zone di maggior approvvigionamento sono: Ungheria, Romania, Spagna e Polonia.

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Dopo l’indagine, l’organizzazione ha collaborato con il Ministero della Salute italiano, per cui sono scattate le segnalazioni. Infatti, si è scoperto che alcune aziende che parlavano di alti standard per il benessere degli animali non avevano in realtà riscontri oggettivi. Gli animali, stando alla collaborazione tra i due enti, sarebbero stati trasportati nel modo terribile che vi abbiamo appena descritto.