Anche in spiaggia occorre mantenere un comportamento corretto per non compromettere l’habitat e la sopravvivenza di tanti animali.
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Anche in spiaggia occorre mantenere un comportamento corretto per non compromettere l’habitat e la sopravvivenza di tanti animali. In estate, infatti, proprio lungo le coste dove siamo soliti andare in vacanza, molti animali sono nel pieno della gestazione. In questo caso specifico, parliamo del polpo, animale che può deporre anche fino a 50 mila uova.
Nel periodo che intercorre tra marzo e ottobre, il polpo depone minuscole uova, sono migliaia di palline bianche pronte a schiudersi. La natura è tanto bella quanto, molto spesso, crudele. E infatti è crudele il destino che attende i polpi, poiché, terminata la riproduzione, entrambi i “genitori” muoiono. Non appena si schiudono le uova, il loro corpo degenera velocemente, provocando l’alterazione degli ormoni steroidei.
Comportamento corretto anche in spiaggia, non toccare le uova di polpo
Per proteggere le sue uova dai predatori, il polpo le deposita in luoghi nascosti e sicuri, in modo tale da garantire una corretta schiusura e un futuro per i piccoli. Solitamente, i luoghi scelti sono gli scogli, le piccole scogliere e le formazioni coralline e rocciose sui fondali. Una volta scelto il luogo adatto, il polpo veglia costantemente sui suoi piccoli, non spostandosi mai.
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Quando ci rechiamo in spiaggia e facciamo il bagno in mare, se notiamo questi grappoli di uova non dobbiamo assolutamente toccarli. Di uova ne esistono diversi tipi, con varie dimensioni e colori, ma solitamente sono palline bianche. Inoltre, non bisogna catturare il polpo che le veglia, è la loro madre e resterà lì fino alla sua morte.
Quando le uova si schiuderanno, pochi esemplari riusciranno a sopravvivere. Si stima che solo l’1% riesca a sopravvivere ai primi giorni, diventando adulto. Tutto il restante 99% morirà divorato dai predatori o per mancanze nutritive. A maggior ragione, se ci troviamo di fronte alle uova, non le dobbiamo toccare per non creare ulteriori danni al loro fragilissimo sistema di sopravvivenza.
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Occorre sapersi comportare correttamente e rispettare ambiente e animali. Il mare è l’habitat di queste meravigliose creature, noi siamo solo ospiti. Bisogna insegnare ed educare i propri bambini a non interferire con la natura, ma a rispettarla. Anche se la curiosità è tanta, bisogna dire loro di osservare da lontano, senza toccare per non recare drammatici danni.