Ortaggi usati e ripiantati: la lista inaspettata contro lo spreco alimentare

Sempre di più le persone sono consapevoli dell’impatto che hanno sul pianeta. Esistono semplici accorgimenti che ci permettono di essere green 

germogli ripiantati spreco alimentare
Germogli (Foto di congerdesign- Pixabay)

Sempre di più il concetto di green si lega al cibo che consumiamo giornalmente e agli scarti che, inevitabilmente, facciamo. Abbiamo, però, la possibilità di rimediare, almeno in parte, allo spreco ” riciclando ” la parte delle verdure che consumiamo e che, altrimenti, finirebbe nel compost.

Esiste, infatti, un metodo semplice per coltivare ” l’ arte del regrowing “, è sufficiente un pò di manualità e di pazienza, e potremo avere sulle nostre tavole alimenti sani, freschi e biologici.

Gli ortaggi che possiamo recuperare dalla nostra tavola e riaverli freschi dopo solo qualche settimana

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La lista degli ortaggi che che portiamo sulle nostre tavoli ogni giorno è lunga, e, possiamo ripiantarli quasi tutti e riaverli freschi dopo qualche settimana. Il metodo di ” ri-coltivazione ” è semplice e pratico. Possiamo utilizzare strumenti che abbiamo in casa: piattini, vasetti di vetro, acqua, luce e pazienza.

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Molti ortaggi, di cui si usa la parte di scarto, vanno tenuti in acqua fino a quando non si vedono crescere le prime tenere piantine, che, poi, andranno piantate in un vaso o nelle terra. Il procedimento è molto semplice, si taglia la parte finale della verdura e la si mette in un piattino o in un vasetto di vetro con poca acqua e si mette alla luce. L’unico accorgimento che dobbiamo avere, è cambiare l’acqua ogni 24, massimo, 48 ore.

Già dopo qualche giorno potremo vedere i primi germogli e, dopo qualche settimana, potremo piantarli nel terreno. Le verdure con le quali possiamo procedere in questo modo sono: lattuga, riccia, radicchio, bieta, finocchio, sedano., carota.

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Ci sono, invece, ortaggi che, dimenticati in frigorifero o, da qualche parte in dispensa, fanno da soli e germogliano in autonomia. Così fanno le patate, l’aglio e la cipolla.

In questo caso è ancora più semplice: è sufficiente piantare nel terreno l’ortaggio e lasciare fuori il germoglio già presente. Dobbiamo fare attenzione ad annaffiare quotidianamente le nostre piantine ed aspettare che ne crescano di nuove. L’accorgimento che è meglio avere se vogliamo iniziare il progetto di un nostro piccolo orto, è acquistare all’origine, ortaggi da agricoltura biologica o sostenibile, anche questo è un modo per aiutare l’ambiente ed avere cura della nostra salute.