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Siccità, come risparmiare acqua in cucina partendo dalle piccole cose

Siccità, come risparmiare acqua in cucina partendo dalle piccole cose ed avere risultati assolutamente straordinari.

acqua fontana – Pixabay

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La siccità è un problema che non va visto da lontano e con un certo distacco. Il nostro paese è ancora annoverato tra quelli piovosi ma non possiamo n0n allarmarci visto quello che sta interessando l’intero pianeta. Basta dare uno sguardo a quello che ci circonda per renderci conto di come l’emergenza sia totale. 

Una piaga della nostra società a cui possiamo porre un freno evitando gli sprechi. Sono delle semplici azioni che se compiute in maniera corretta ci aiuteranno e daremo un prezioso contributo alla collettività. Ad esempio, sapevi che in cucina si spreca inconsapevolmente tantissima acqua? Ecco quindi un piccolo vademecum che ti aiuterà nella vita di tutti i giorni.

Siccità, il segreto per risparmiare acqua sta nelle piccole cose

piatti porcellana – Pixabay

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La prima cosa da attenzionare quando si tratta di evitare lo spreco di acqua è la fase di lavaggio dei piatti. E’ stato dimostrato ad esempio come usare la lavastoviglie sia la soluzione piu’ valida rispetto al tradizionale lavaggio manuale, si parla di una differenza di spreco di acqua notevolissima, 15 litri VS 70 litri nel lavaggio manuale.

Una scelta meno faticosa ed assolutamente green. Se non hai la lavastoviglie, devi sapere che per lavare i piatti puoi impiegare l’acqua di cottura: la pasta infatti rilascia una quantità di amido che può essere impiegata nella pulizia, sgrassando notevolmente e donandoci piatti splendenti. Infine, sempre per quanto concerne lavare i piatti, è bene procedere subito così lo sporco presente nelle stoviglie non si incrosta e richiederà pertanto meno acqua.

Importante anche osservare come siamo soliti riempire eccessivamente la pentola adibita alla cottura della pasta. Sul punto si assiste ad un’evoluzione in quanto ab origine si diceva sempre che per un etto di pasta fosse necessario un litro di acqua, adesso invece – complice anche la qualità della pasta aumentata nel tempo – ne bastano 700 ml. 

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Infine pensiamo alla cura del verde: forse non lo sai ma le nostre piante sono propense a ricevere anche altri tipi di acqua, ad esempio quella di cottura è un portento per la presenza dell’amido ivi contenuta. Oppure si può benissimo sfruttare l’acqua piovana: riponi delle bacinelle nelle zone esterne interessate dalla pioggia, ti ritroverai con una risorsa preziosa a costo zero. Bisogna farsi furbi e cogliere le risorse che la Natura ci offre.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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