Siccità, secondo la scienza la soluzione è la pioggia artificiale

Siccità, ecco come porle rimedio secondo la scienza. La risposta potrebbe essere la pioggia artificiale.

terra marrone siccità
Terra arida – Foto da Pixabay

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Negli giorni la questione siccità ha allarmato tutto il territorio italiano con particolare attenzione nei confronti del Nord Italia, dove le maggiori spese le sta facendo l’agricoltura e tutti i settori terziari che ne utilizzano le materie prime.

Sono diverse le regioni in cui non piove da settimane, con la gravante delle alte temperature che vanno ben oltre la media stagionale. Il terrore più grande è il protrarsi di questa condizione di siccità, una condizione che nel tempo potrebbe portare a gravissime conseguenze per l’essere umano, e non solo qualche disagio come il divieto di utilizzare l’acqua per il giardino e le piante.

Ma c’è effettivamente un modo per arginare il problema delle scarse piogge? Secondo la scienza una soluzione potrebbe essere l’utilizzo di pioggia artificiale, una soluzione già tentata dalla Cina per poter ridurre l’inquinamento che caratterizza il territorio cinese. Vediamo allora di cosa si tratta e come si potrebbe realizzare della pioggia artificiale.

Come si crea la pioggia artificiale

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Uomo sotto la pioggia – Foto da Pixabay

Si chiama “inseminazione delle nuvole” ed è la tecnica di modifica del clima che il governo Cinese avrebbe intenzione di utilizzare, secondo quanto riportato sul South China Morning Post.

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Questa innovativa tecnica consiste nell’utilizzo di droni o piccoli aerei per poter “inseminare le nuvole” con dello ioduro d’argento, un composto capace di far condensare le particelle di acqua  presenti nell’aria.

In poche parole, questa tecnica permetterebbe di far piovere o addirittura nevicare senza dover aspettare per forza delle perturbazioni. Si tratta, tra l’altro, di una tecnica già adoperata con successo in Cina, dato l’utilizzo di questi droni già avvenuto nel 2018, in occasioni delle Olimpiadi, per poter ridurre lo smog durante la manifestazione sportiva.

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Questa tecnica secondo diversi studi potrebbe far aumentare le piogge circa del 15%, l’unica incognita rimane come questa innovazione possa nuocere all’ecosistema. Certo è che in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo in questo momento, varrebbe la pena tentare, proprio come ha fatto la Cina.