Scuola in 3d costruita in meno di 24h: sostenibile e a costo zero

Per consentire lo svolgimento delle lezioni scolastiche in un paese Africano, è stata costruita la prima scuola 3D del mondo

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Scuola in Africa da Pixabay

Tra le grandi rivoluzioni del nostro tempo vanno menzionate la nascita e lo sviluppo della stampa 3D. Grazie a questa tecnologia, relativamente nuova, ci sono stati progressi in campi impensabili come quello della medicina. Ad esempio con le protesi degli arti realizzate in 3D printing, le condizioni di vita dei pazienti sono migliorate notevolmente. Ma pare la stampa 3D risolverà anche molti problemi relativi alle strutture abitabili.

In particolare per i paesi in via di sviluppo, dove la mancanza di strutture fondamentali come scuole e ospedali crea disagi gravissimi, la tecnologia della stampa 3D potrebbe rivelarsi un alleato fondamentale per risolvere il problema delle tempistiche in cui si incorrerebbe ricorrendo a metodi di costruzione tradizionali.

La prima scuola costruita interamente con la stampa 3D

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Stampa 3D da Pixabay

Per supportare la didattica in Africa, in particolare a Malawi, nel distretto di Salima, e sopperire alla mancanza di impianti architettonici adeguati, è stata concepita una scuola realizzabile grazie alla tecnologia del 3D printing. Le tempistiche sono state da record: le pareti sono state innalzate in sole 18 ore.

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Finestre, banchi, lavagne, porte e finestre sono state aggiunte successivamente da operai della zona che si sono adoperati per trasformare l’edificio in una scuola a tutti gli effetti. L’Unicef ha stimato che per costruire con metodi tradizionali abbastanza strutture per consentire di andare a scuola a tutti i bambini ci sarebbero voluti almeno 70 anni. Grazie al 3D printing ce ne vorranno a malapena 10.

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Ancora una volta la tecnologia si rivela efficace perché diritti umani fondamentali vengano rispettati. In questo caso, il diritto all’istruzione che è la base per la creazione di comunità sociali migliori, capaci di essere autonome e socialmente progredite.

Il distretto di Salima avrebbe bisogno di 50 scuole in più perché tutti i bambini possano frequentarne una. Un obiettivo ambizioso che ora è diventato più facilmente raggiungibile. Rendersi conto che questo esperimento ha funzionato è un primo passo che dà speranza sia alle persone del posto, sia a chi a distanza gioisce di questo traguardo dell’intera umanità.