Legionella nelle piscine: come accorgersi se è presente

Molte persone, in estate, rimangono in città e si godono un bagno piscina, ma occhio al rischio legionella. Ecco come capire è nelle acque

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Una piscina (Foto di Stefan Kuhn da Pixabay)

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Durante tutto l’anno, soprattutto in estate, molte persone frequentano le piscine. I più piccoli per imparare a nuotare, i grandi per rimanere in forma e in estate per cercare del piacevole refrigerio dal terribile caldo afoso. Ma le acque potrebbero nascondere un batterio molto pericoloso: la legionella.

Legionella, ecco come sapere se le acque sono infette

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Piscina (Foto di StockSnap da Pixabay)

Senza ombra di dubbio il batterio della Legionella è tra i patogeni più pericolosi che si trasmettono attraverso l’acqua. Questo patogeno è terribile causando una grave infezione alle vie respiratorie. E’ bene sottolineare come la malattia dei legionari, altro nome con cui viene chiamata, può essere presente negli ambienti acquatici naturali come fiumi, laghi e sorgenti. Da qui poi, tramite le condutture dell’acqua, il batterio può arrivare nei serbatoi ambientali artificiali che amplificano e spargono il microrganismo patogeno. Ma come detto la Legionella si può trovare poi anche in piscina.

Negli impianti natatori, il batterio non prolifica solo nella vasca ma anche: nella rete idrica dove la Legionella prolifica nei biofilm all’interno delle tubature e ai punti d’uso come rubinetti e diffusori delle docce. Ma anche nelle acque di condensa generate dagli impianti di riscaldamento e condizionamento delle piscine. L’agente patogeno della Legionella pneumophila difficilmente viene trovato all’interno dell’acqua delle piscine: merito della presenza del cloro che agisce come agente disinfettanti.

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La trasmissione all’uomo della Legionella avviene solo tramite l’inalazione di goccioline d’acqua contaminate dal batterio. In piscina, dunque, il rischio di contaminarsi tramite questo agente patogeno può avvenire tramite gli aerosol delle docce e i rubinetti dell’impianto idrico a quali non sono state mantenute. Una situazione che favorisce sia la sopravvivenza sia la diffusione della Malattia del Legionario. Ma non solo perché ci sono anche altri fattori che contribuiscono alla proliferazione del batterio come la temperatura dell’acqua tra i 20 e 50 °C, la formazione di incrostazioni, corrosioni e sedimenti nei componenti idraulici e nelle tubazioni. Ma anche rami ciechi nell’impianto idrico che causano stagnazione, punti di erogazione scarsamente utilizzati e, infine, la presenza di serbatoi di acqua calda e fredda.

La campionatura dell’acqua

Per individuare la presenza di legionella nelle acque, è importante sapere che il gestore della piscina deve predisporre il Documento per la Prevenzione ed il Controllo del rischio da Legionella. Si tratta di un documento che, oltre a riportare le caratteristiche dell’impianto, a suo interno riporta i materiali utilizzati e il percorso che l’acqua compie. Ma non solo vengono poi riportati gli interventi effettuati. Si tratta di analisi che devono essere effettuate con cadenza biennale.

Per capire poi se le acque sono infette dalla Legionella è fondamentale procedere con il campionamento dell’acqua calda e fredda. Sarà fondamentale prelevare dei campioni nei punti critici in questo modo: si fa scorrere l’acqua per almeno un minuto. Si chiude poi il flusso e si flamba all’interno e all’esterno dello sbocco. In alternativa si procede con del disinfettante con ipoclorito al 1% o etanolo al 70% che devono agire almeno per almeno per 60 secondi. Poi si fa scorrere nuovamente l’acqua per un minuti e si misura la temperatura del flusso d’acqua e poi alla fine si preleva il campione.