I nuovi piani di Elon Musk e la sua Tesla sconvolgono gli ambientalisti per le discutibili faccende relative alle foreste indonesiane.
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A preoccupare chi è attento alle tematiche green, sono i progetti che riguardano l’industria del nichel in Indonesia, che causano la deforestazione. Le ripercussioni riguardano sia l’ambiente, che le comunità indigene indonesiane. Il tutto per favorire l’attività mineraria necessaria per l’estrazione del prezioso elemento.
Eppure l’incontro tra Elon Musk e il presidente indonesiano Joko Widodo, avvenuto lo scorso maggio, fa supporre che non ci saranno battute di arresto riguardo il progetto, nonostante le numerose proteste stiano investendo l’imprenditore multimilionario. Si ipotizza che danni ambientali come la deforestazioni possono causare future pandemie.
L’estrazione del nichel dalle foreste indonesiane
Ma il CEO della Tesla sceglie di non tirarsi indietro: il nichel è fondamentale per costruire le batterie delle macchine elettriche Tesla. L’ambito elemento chimico ha favorito una rapidissima crescita dell’industria del settore, ma le normative per l’estrazione non sempre vengono rispettate, in particolar modo nei paesi poveri.
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Non è la prima volta che Musk fa una brutta figura riguardo le tematiche ambientali. La Tesla è stata multata in California dall’agenzia americana per la tutela dell’ambiente per avere superato i livelli consentiti di inquinamento emettendo troppa anidride carbonica durante i suoi flussi di produzione.
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In compenso, l’imprenditore ha messo in palio ben 100 milioni di dollari per chi gli avrebbe illustrato il metodo migliore per catturare l’anidride carbonica emessa dalle fabbriche. Un intento filantropico che ben si incastra con le sue necessità imprenditoriali e che comporta un premio in palio che sembra stratosferico per tutti eccetto per colui che fa a gara con Jeff Bezos per aggiudicarsi il titolo di uomo più ricco del mondo.
Quella di Musk è una figura controversa, che sembra oscillare costantemente tra l’immagine del visionario idealista, desideroso di migliorare il mondo, e quella dello spregiudicato imprenditore, che pensa unicamente a raggiungere i propri obiettivi, schiacciando qualsiasi ostacolo sul proprio cammino.
Indiscutibile la dedizione totale alle cause che sceglie di abbracciare. E pare pretenda dai suoi collaboratori il suo stesso spirito di sacrificio. Riferendosi al proprio approccio al lavoro, scrisse su Twitter: ““Nessuno ha mai cambiato il mondo lavorando 40 ore a settimana”.