Vespa orientalis, invade l’Italia: questo è il suo posto preferito

Dalla primavera scorsa, la vespa orientalis ha invaso l’Italia e si è sempre più diffusa, un pericolo che si nasconde in posti specifici.

invasione vespa orientalis
Oriental Hornet (Pixabay)

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La sua presenza in territorio europeo è stata accertata già un secolo fa, ma si è sempre trattato di episodi sporadici. Era dagli anni ’50 che non si segnalavano avvistamenti. Ma ora la situazione si fa davvero delicata, perché questa specie particolare di vespa, dalle dimensioni più grandi rispetto a quella che conosciamo, e dal corpo marrone con due strisce gialle sulla coda, sta invadendo la Penisola.

Dopo la prima diffusione alla fine della primavera, a luglio, complice anche il gran caldo, l’insetto è proliferato, andandosi a nascondere ovunque e costruendo nidi in determinati posti. Negli ultimi due mesi, le segnalazioni sono state molteplici, quasi tutte legate a posti specifici, i preferiti dalla vespa orientale. Quali sono?

Il nascondiglio preferito dove la vespa orientalis costruisce il suo nido

nascondiglio vespe orientalis
Nascondiglio di Vespe orientalis (screen dal canale YouTube di Naturalist Thar)

Le segnalazioni sono prima partite dal sud Italia e, mano a mano, sono salite. Ad esempio, la situazione a Roma è terrificante, con gruppi di vespe orientalis che hanno invaso la città. Nei quartieri della Città Eterna, l’insetto si sta moltiplicando intensamente, e lo stesso sta facendo in tante altre città d’Italia e d’Europa. Queste vespe giganti, dalla puntura ancora più pericolosa rispetto alle vespe classiche, sono solite nascondersi nelle intercapedini degli edifici.

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La maggior parte delle segnalazioni, infatti, era connessa al ritrovamento di nidi costruiti in sottoscale, cantine, buchi nelle pareti, dentro le scatole dei contatori elettrici o agli angoli dei cortili. Tutte zone poco frequentate dai cittadini, zone isolate o nascoste ai più e in vecchi edifici abbandonati. Un problema, specialmente ora che le scuole stanno per riaprire dopo tre mesi di chiusura.

A contribuire alla diffusione della vespa orientalis è stato il grande caldo estivo. Questa specie, infatti, è attirata dai rifiuti e dal loro odore, sicuramente più forte sotto il sole cocente. Per questo motivo, è facile avvistarne dei gruppi nei pressi dei cassonetti. Ma non solo, poiché tanti segnalano che questi insetti sono solite assalire i residui di cibo per animali domestici.

Dove si nascondono le vespe orientalis

segnalazioni vespa orientalis
Rifugio delle vespe orientali (screen dal canale YouTube di Naturalist Thar)

Occorre fare attenzione a non lasciare all’aria aperta vaschette e ciotole piene di cibo di cane o gatto, e occorre chiudere bene il sacco dell’organico quando lo si mette in strada. A Roma è stato diramato l’allarme per le scuole: prima della loro riapertura, gli esperti dovranno effettuare dei sopralluoghi, in modo tale da lasciare al sicuro professori e studenti.

I controlli andrebbero effettuati anche sugli edifici che affacciano su zone verdi, come parchi e ville, e su zone di raccolta della spazzatura. Il problema più grande, però, arriva ora, con la fine dell’estate, quando le vespe, fino a metà autunno, allevano le proprie regine.

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Le regine, poi, dividendosi, costituiranno tanti altri gruppi, i quali cresceranno durante l’inverno per poi tornare alla carica l’estate prossima, ma in numero triplicato. Se non si interviene tempestivamente, l’estate 2023 sarà caratterizzata da una massiccia invasione di vespe orientalis. Non bisogna perdere tempo, questi insetti rappresentano un grosso pericolo per tutti.