Nella vita di tutti i giorni si tende ad usare polipo e polpo come sinonimi, ma sono la stessa cosa? Assolutamente no, ecco quindi la sostanziale differenza che ti lascerà sorpreso.
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Polpo e polipo sono la stessa cosa? Nella vita di tutti i giorni vengono usati come se fossero sinonimi ma è corretta questa prassi? Assolutamente no. I termini polpo e polipo esistono nella lingua italiana ma indicano due cose assolutamente differenti, essendoci quindi una generale confusione che coinvolge non solo la lingua parlata ma anche quella scritta.
Basta andare infatti su Google oppure sui social per vedere come vengano usati similarmente; su Instagram ad esempio vi sono i famosi hashtag dove sia alla voce polpo che polipo spuntano le medesime immagini. E’ arrivato il momento quindi di distinguere e dare ad ogni cosa il suo preciso nome.
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Sarà difficile da accettare ma il polpo ed il polipo sono due cose completamente differenti. Iniziamo dal polpo: con esso si riferisce al classico animale acquatico dotato di otto braccia con ventose che gli permettono di poter meglio vivere il suo ambiente marino. Una specie che spicca per intelligenza e che negli anni ha perfezionato le proprie abilità.
Il polpo infatti riesce ad immedesimarsi perfettamente oltre ad infilarsi in ogni buco che trova durante il suo cammino, tutto questo per difendersi. Il polpo è quindi quello che siamo soliti consumare nelle insalate di mare, nei risotti e negli antipasti marini che gustiamo nei ristoranti dove propongono menu a base di pesce. Se troviamo scritto polipo sicuramente è un errore. Da un animale dinamico ed intelligente passiamo invece al polipo che è il suo opposto.
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Questa specie infatti non è per nulla dinamico, anzi vive ancorato sempre lungo le rocce. L’anemone di mare è un esempio di polipo: questo appartiene al phylum dei Cnidari, al pari delle meduse. Sono piccoli, si parla infatti di pochi centimetri e pochi grammi quando sono considerati singolarmente. Esistono infatti anche i polipi coloniali come le madrepore che si estendono per chilometri formando così le barriere coralline. Ti è chiaro adesso? Occhio quindi a non sbagliare più.