Felicità, il tema più controverso della storia. Cos’è, dove si trova e quali condizioni la determinano sono gli interrogativi cardine di saggi e articoli filosofici e non.
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Nel XXI secolo parlare di felicità è davvero rivoluzionario. Lo è non tanto per il topic in sè quanto per la radicale contraddizione degli ideali alla base della ricerca teorica con la realtà concreta della società in cui viviamo.
In buona sostanza le incongruenze fra essenza umana ed esistenza sono tutte concentrate, potremmo dire, nell’organizzazione complessiva della società civile dell’uomo contemporaneo. La novità, ad oggi, è questa: finalmente c’è un’app che monitora i livelli di felicità indivuduale in base ad ambiente e geografia, non solo a Welfare e PIL.
E’ questo il segreto per essere felici. Nasce “Mappiness”, la felicità a portata di App
Facciamo una breve panoramica di una giornata qualsiasi in una metropoli qualsiasi dei nostri tempi. Ci si sveglia e ci si reca sul posto di lavoro dove, eccezion fatta per una pausa pranzo che al più potrà durare un’ora, si trascorrerà il resto della giornata fino all’imbrunire.
Nel viaggio da casa a lavoro intercorrono fiotti di macchine incasellate nel traffico in stile tetris, clacson altisonanti, semafori, pedoni. Arrivati in ufficio ci si dedica ad una mazione che il più delle volte non ha nulla a che fare con i propri interessi o le proprie inclinazioni personali, ci si aliena da se stessi per ore ed ore.
Si torna a casa, stesso ingrombro di macchine e isterismi, si cena, ci si corica e via il giorno dopo con la medesima routine. Qual è l’impatto di una simile gestione dell’esistenza sulla psiche umana? Il sistema nervoso centrale è stremato, i livelli di cortisolo raggiungono livelli disarmanti e intanto trascorre il tempo della propria vita senza che lo si riesca a percepire o, banalmente, vivere.
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Il panorama cambia se nel we ci si riesce a spostare fuori città, centro per lo sfruttamento intensivo per eccellenza. Cosa succede a livello cerebrale se ci si accosta ad un campo di fresca erba verde o a un rilassante corso d’acqua? Ebbene, la scienza lo conferma, il colore verde della natura assieme al rumore dell’acqua abbassano immediatamente i livelli dell’ormone dello stress, senza contare gli effetti benefici dell’aria pulita sull’organismo in generale.
Arriviamo quindi alla novità del momento. L’idea è del Dr. George MacKerron e della Dott.ssa Susana Mourato del dipartimento di Geografia e Ambiente e dell’Istituto Grantham per la ricerca sul cambiamento climatico della London School of Economics and Political Scienze (LSE).
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In cosa consiste questa idea? In un’applicazione per cellulare, Android o iPhone, capace di “mappare” il tasso di felicità in relazione alla zona geografica in cui ci si trova. La scoperta stupefacente documentata dai due studiosi conferma che gli individui, se in prossimità di corsi d’acqua o vicino al mare, risultano più felici del 5,2% rispetto alla norma.
Il campione utilizzato per approdare alle stime consta di 22.000 utenti e conferma quanto l’aria aperta e l’ambiente naturale, non compromesso cioè da inquinamento acustico, luminoso e atmosferico, faccia bene al corpo e allo spirito. L’applicazione si chiama Mappiness e conferma la necessità di un cambiamento di direzione nella gestione della vita dell’uomo contemporaneo.