Porta in salvo 30 persone durante l’attentato dell’11 settembre: il cane eroe

Sono trascorsi 21 anni dall’attentato dell’11 settembre, questa è la storia di Roselle, il cane eroe che quel giorno salvò 30 persone.

sopravvissuti attacco Torri Gemelle
11 settembre data (Pixabay)

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21 anni fa le Torri Gemelle si accartocciavano su loro stesse, cambiando per sempre lo skyline di New York. Ancora oggi è vivida la memoria dell’attentato dell’11 settembre, uno dei giorni più drammatici della storia recente, nel quale morirono quasi 3 mila persone, e tante altre negli anni successi, a seguito delle inalazioni di polveri e di sostanze inquinanti dovute al crollo degli edifici.

Uno dei protagonisti di questa data storica è Roselle, uno dei 300 cani dei soccorritori che si trovavano nel World Trade Center quella mattina. Ma Roselle si trovava già lì nel momento dell’attacco, perché era il cane guida di uno dei dipendenti, Michael Hingson. Tra vetri in frantumi, fumi, scale collassate, caos e distruzione, Roselle è riuscì a salvare il suo padrone non vedente e altre 30 persone intrappolate.

La storia di Roselle, il cane che mise in salvo 30 persone all’interno del World Trade Center

Roselle 11 settembre 2001
Roselle con la medaglia al valore (Foto dal sito della Roselle’s Dream Foundation)

Roselle guidò un gruppo di 30 persone in mezzo al caos, portandole in salvo dopo una discesa di 80 piani. A raccontare l’accaduto è il padrone del Labrador, Michael Hingson. L’uomo conobbe Roselle nel 1999, che le era stata affidata come cane-guida. La complicità era scattata nell’immediato, tanto cominciarono ad essere inseparabili.

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L’11 settembre, Hingson era alla sua scrivania, Roselle era con lui, come ogni giorno. Dopo lo schianto dell’aereo dell’American Airlines, il panico si diffuse in tutto l’edificio. Le persone, ancora confuse, si avviarono verso l’uscita, non sapendo cosa fosse accaduto di preciso. Al momento avevano sentito soltanto uno schianto fortissimo provenire poco più su, magli ascensori erano fuori uso e le scale non percorribili.

Roselle, intuendo il pericolo, decise di agire, strattonando il guinzaglio e il braccio del suo padrone. Michael Hingson capì le intenzioni di Roselle e così decise di radunare tutti i colleghi del suo piano. Seguendo il cane, il gruppo di 30 persone riuscì a scendere decine e decine di piani, facendosi largo tra detriti e scale divelte. Ci volle un’ora per discendere fino all’atrio dell’edificio.

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Grazie all’istinto di Roselle, Hingson e i suoi colleghi riuscirono a salvarsi in tempo, prima del collasso definitivo della Torre. Roselle divenne presto il cane eroe d’America, uno dei simboli di quel giorno. Morì dieci anni più tardi, nel 2011, per un’ulcera allo stomaco. In seguito alla morte, Hingson fondò la Roselle’s Dream Foundation, associazione nata per aiutare le persone non vedenti. Esiste anche un libro che ne racconta la vita e le gesta.