Polli e T-Rex, cos’hanno in comune? Questa è davvero inaspettata

La cartilagine fossile di un piccolo dinosauro potrebbe avere conservato il DNA dell’animale, ma non è ancora stato possibile determinarlo con certezza.

Gallina e T-rex analogie
Gallina primo piano – Pixabay

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È il sogno di chiunque, dal 1993 a oggi, abbia visto Jurassic Park: trovare da qualche parte del vero DNA di dinosauro, e poterlo utilizzare per… be’, lì dipende dall’immaginazione di ciascuno, ma non veniteci a dire che l’idea di riportare in vita un dinosauro estinto usando il suo materiale genetico non vi affascina almeno un po’ – a dispetto di tutti gli avvertimenti di quella Cassandra di Ian Malcolm/Jeff Goldblum di Jurassik Park.

Comunque, al momento non siamo in grado di farlo e forse non lo saremo mai, ma intanto abbiamo trovato (forse) il primo pezzo del puzzle: un po’ di DNA di dinosauro, perfettamente conservato e potenzialmente leggibile e quindi ricostruibile.

Polli e T-Rex cos’hanno in comune? La verità

Polli e T-Rex aspetti comuni
T-Rex giocattolo – Pixabay

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Il dinosauro in questione, ahinoi, non è un T. rex o un altro degli iconici animali del film di Spielberg ma una creatura molto più modesta: un Caudipteryx, un piccolo dinosauro (circa 80 cm di lunghezza) vissuto in Cina durante il Cretaceo superiore, tra 100 e 66 milioni di anni fa.

I campioni di cartilagine sono stati studiati nel dettaglio, e la loro struttura confrontata con quella delle cellule di un discendente di Caudipteryx: una gallina. L’analisi ha rivelato la presenza, nella cartilagine di dinosauro, di microstrutture molto simili ad altre presenti nella cartilagine di pollo: si tratta di cromatina, cioè un ammasso di DNA, RNA e proteine che si forma nel nucleo durante il periodo di duplicazione del DNA stesso.

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Le immagini al microscopio elettronico mostrano quelli che sembrano essere nuclei cellulari, ma è più difficile che a conservarsi siano stati anche i cromosomi, e quella che sembra cromatina potrebbe essere semplicemente un frammento di roccia che si è formata durante la fossilizzazione della cartilagine.

Se le osservazioni pubblicate nello studio dovessero rivelarsi corrette, potrebbe essere possibile ricostruire la struttura del DNA conservato nella cartilagine di Caudipteryx, anche se questo dipende da quanto il materiale genetico fossilizzato sia leggibile.