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Orto

Essiccare il rosmarino, come farlo in modo corretto per non sprecare il suo aroma

Il rosmarino essiccato è un ottimo ingrediente per cucinare, ma anche per prapararsi una corroborante e salutare tisana

Ramo di rosmarino (-Foto di Nika Akin-Pixabay)

Quando si cucina, le spezie essiccate sono un ottimo alimento per insaporire i nostri piatti. Negli ultimi anni gli aromi sono sempre più usati. Molto apprezzati sono lo zenzero, la curcuma e il curry, ma anche le nostre erbe locali non sono da sottovalutare.

Il rosmarino, è una delle piante più coltivate ed apprezzate in cucina. Chi ha a disposizione un giardino, in genere, non si lascia sfuggire la possibilità di coltivare anche una piccola piantina. E’ un sempreverde perenne molto profumato, e in un certo periodo dell’anno, ci regala anche dei bellissimi fiorellini viola.

Il metodo giusto per essiccare il rosmarino

Rosmarino essiccato (Foto di Sookyung An-Pixabay)

Il termine rosmarino deriva dal latino ros marinus, che significa rugiada del mare, in riferimento al fatto che queste piante vivono in prossimità, appunto, del mare. E’ un arbusto sempreverde appartenente alla Famiglia delle Lamiaceae.

Questa pianta ha diversi significati simbolici, e tutti molto positivi.  Nell’antichità, era in uso nelle cerimonie funerarie perché rappresentava l’immortalità. Gli antichi egizi ne mettevano una manciata tra le mani del defunto, mentre in Europa lo si metteva nelle corone funerarie.

Durante i matrimoni, invece, era considerato di buon auspicio regalarne un mazzo al pastore ufficiante. Nell’ottocento si credeva che coltivare la pianta sul davanzale di una finestra, allontanasse le malattie.

L’uso più comune è in cucina. Molti di noi, infatti, lo usano per insaporire vari tipi di pietanze. Ma ha anche moltissime proprietà benefiche, e, visto che è così diffusa e reperibile, forse è bene saperlo.

Vediamone alcune. Ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Quando consumato per via orale, il rosmarino agisce come antidolorifico. Riduce i sintomi dell’emicrania applicando, semplicemente, il decotto sulle tempie o annusandone l’aroma.

Inoltre, contiene principi attivi, quali antiossidanti, e anti-cancerogeni che formano una linea secondaria di difesa assieme al sistema immunitario. Le sue proprietà antibatteriche, lo fanno un ottimo alleato per chi soffre di fastidi allo stomaco.

Si ritiene che l’aroma migliori la memoria e contribuisca ad aumentare la concentrazione. E’ un anti stress,  funge da stimolante per il corpo ed aumenta la produzione di globuli rossi, è sconsigliato, infatti, a chi soffre di pressione alta.

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Il rosmarinus officinalis, dunque, è una vera fonte di benessere. Se vogliamo, possiamo essiccarlo ed averlo a disposizione per utilizzarlo all’occorrenza. Esistono diversi metodi per seccarlo. Possiamo, per esempio, creare dei mazzetti legati con lo spago ed appenderli in un luogo ventilato.

Se sono all’esterno, copriamoli con un sacchetto di cotone o lino per proteggerli da insetti e dalla polvere. Durante il giorno, possiamo mettere i rametti direttamente al sole appoggiandoli su un piano con sotto un panno. Riponiamoli, però, in casa durante la notte.

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Un metodo più veloce è il forno: tagliamo sezioni  da 5 cm, scartiamo gli steli legnosi e troppo spessi, poggiamoli sulla teglia ed inforniamo alla temperatura più bassa possibile per 2-4 ore, fino a quando gli aghi cadranno si staccheranno dai rami.

Il rosmarino essiccato, se conservato correttamente in un contenitore ermetico e posto in un armadio buio, potrà durare dai 2 ai 3 anni, e il suo aroma rimarrà inalterato per tutto il tempo.

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