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Grandine, cos’è e come si forma: impariamo insieme

Negli ultimi tempi non è raro assistere ad episodi di forti grandinate che possono causare anche molti danni a cose e persone

Chicchi di grandine (Foto di AngelaJMaher-Pixabay)

La grandine è un fenomeno atmosferico particolare che può causare anche molti danni. Negli ultimi anni si è verificato un aumento di grandinate. Tale evento sembra sia collegato ai cambiamenti climatici in atto.

Si manifesta soprattutto in estate, perché le nuvole, nei periodi più caldi, hanno maggiori probabilità di diventare grandi. Sfortunatamente, proprio per le temperature elevate della stagione, i chicchi si sciolgono velocemente provocando, in alcune zone, delle vere e proprie inondazioni.

Quando piove ghiaccio dal cielo

Grandine (Foto di Ariane Kinde-Pixabay)

Nei periodi estivi probabilmente abbiamo tutti assistito a questo fenomeno. Si tratta una precipitazione formata da pezzi di ghiaccio sferoidali, chiamati chicchi, di varie dimensioni. Questi si formano all’interno di nuvole particolari, che in meteorologia si  definiscono cumulonembi.

Esse si trovano ad alta quota. Nella loro parte superiore, dove la temperatura può arrivare anche a -20° C, le correnti ascensionali spingono le goccioline d’acqua verso l’alto dove, proprio per le basse temperature, diventano ghiaccio.

All’interno delle nubi continuano poi a susseguirsi movimenti d’aria, dall’alto verso il basso ed ogni volta che i chicchi fanno questo percorso diventano sempre più grandi. Quando raggiungono il mezzo centimetro, normalmente, diventano troppo pesanti e cadono a terra.

Ma può anche succedere che le forti correnti ascensionali blocchino i chicchi più a lungo nella parte superiore della nube facendoli crescere ancora. Quando non riescono più a trattenerli, cadono a terra e possono essere pittosto grandi.

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Il chicco di grandine più grande è stato registrato in South Dakota (Usa) nel 2010 della dimensione di un pallone da calcio. Nelle nostre zone, per fortuna, tali dimensioni non si sono mai raggiunte, ma i danni causati, a volte, sono stati gravi.

In particolare per l’agricoltura, dove vengono distrutti interi raccolti. Anche la carrozzeria delle automobili può essere gravemente danneggiata, così come i tetti delle case. Può provocare danni alle persone; se ci troviamo in macchina, copriamoci, comunque, la testa con un maglione. Se siamo all’aperto, cerchiamo un riparo nel più breve tempo possibile.

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Secondo gli studiosi pare vi sia una correlazione indiretta tra riscaldamento globale e l’ aumento di fenomeni meteorologici estremi come la grandine. Tali fenomeni, non solo diventano più violenti, ma anche più frequenti.

Non possiamo fermare le catastrofi naturali, dovute al meteo, ma potremmo agire cambiando alcuni sistemi produttivi e di trasporti, al fine di ridurre le emissioni dannose e l’aumento del di gas serra.

 

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