Molte ricerche scientifiche sulla salute smentiscono il suggerimento dell’OMS sui 10 mila passi quotidiani per condurre una vita sana
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Se stiamo a quel che dice l’OMS non possiamo farne a meno, ma abbiamo davvero bisogno di 10.000 passi al giorno per essere in forma?
Qualche anno fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciò la campagna dei “10.000 passi al giorno” per invitare i cittadini a condurre una vita sana, che diminuisse i rischi di attacchi cardiaci, migliorasse la pressione arteriosa e contribuisse a un generale dimagrimento delle persone a rischio obesità.
Quindi camminare fa davvero così bene? La risposta è sicuramente sì, ma non è certo una novità. Ma è davvero questa la soglia necessaria per avere una vita sana? E da dove arriva il numero 10.000?
Negli anni abbiamo visto come questa misura susciti dubbi. E le alternative scientifiche ci sono. Dagli studi che suggeriscono 3 mila passi quotidiani a quelli che puntano su 7 mila (forse l’obiettivo più equilibrato). Cerchiamo di capirne di più.
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La “storia dei 10mila passi” è interessante, ed è collegata al mercato dei braccialetti fitness (o smartband, orologi GPS e simili), che dal 2018 è in continua espansione.
Oggi il mercato ha migliorato il prodotto senza cambiare il numero dei passi: sempre 10.000, che corrispondono grosso modo a 8 km.
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Bisogna domandarsi se realmente questo numero possa considerarsi ancora attendibile e rappresentare un adeguato promemoria per quelle persone sedentarie che vorrebbero cambiare stile di vita ma non ci riescono. L’OMS e la Società Italiana dell’Obesità (SIO) convengono nel sottolineare l’importanza di una regolare attività fisica per prevenire e, in alcuni casi, risolvere problemi metabolici,cardiovascolari, posturali e pressori.
Ma i 10.000 passi, più che un diktat medico-scientifico per condurre una vita sana, vanno considerati più che altro un incentivo per chi vuole migliorare la propria qualità di vita ma non ci riesce.