Rinnovabili, in Italia arrancano: il punto della situazione

L’Italia si è fermata nel campo delle rinnovabili, infatti, ricava soltanto il 37% dell’elettricità che consuma da fonti alternative

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Distesa di pannelli fotovoltaici (Foto di David Mark-Pixabay)

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Le rinnovabili, in Italia, sono uno scoglio duro da superare. Sembra che buona parte del Belpaese, con a capo sindaci di piccoli comuni e città, non sia affatto favorevole alla scelta del fotovoltaioco o dell’eolico da impiantare ovunque.

E’ di qualche giorno fà la delibera della Regione Marche che ha dato parere negativo all’impianto agrivoltaico della potenza di 28.38 MW, da realizzare su 45 ettari di campagna tra i Comuni di Cartoceto e Fano.

Rinnovabili, a che punto è l’Italia?

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Turbine (Foto di Stefan Schweihofer-Pixabay)

I motivi per cui alcuni comuni italiani si oppongono al rinnovamento della produzione energetica pulita sono soprattutto di tipo ambientale. La Regione Marche fa sapere che:

 “L’impianto si inserirebbe in un contesto a forte vocazione agricola di qualità… La sua realizzazione comporterebbe di fatto, nonostante un parziale mantenimento dell’attività agricola, uno stravolgimento dell’attuale vocazione. Con ripercussioni anche economiche che non si possono escludere in questa fase“.

Non solo, ma anche:

“Non è possibile escludere impatti negativi significativi sugli aspetti geomorfologici, idrogeologici ed idraulici che rischiano di compromettere la sicurezza dell’impianto. E, soprattutto, della popolazione.“

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Ci sono, poi, anche comuni che non permettono l’installazione di pannelli sopra i tetti delle abitazioni per una questione puramente estetica. Insomma, le motivazioni dei no possono essere anche comprensibili, ma in un paese dove le famiglie faticano a pagare le bollette, forse, sarebbe utile dare anche risposte più concrete.

Da qui la raccolta dei dati forniti da Eurostat, dai quali si legge che, in effetti, l’Italia sta rischiando di rimanere indietro, e di parecchio, rispetto all’Europa. L’Austria, infatti ricava ben il 72% di energia da fonti rinnovabili.

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La Svezia segue con il 74.5%, la Danimarca con il 63.3% e il Portogallo con il 54%. L’Italia, dal 2011 al 2020 ha installato 0.8 gigawatt di nuove fonti di energia pulita all’anno. Gli esperti ci fanno sapere che, se avessimo investito a tempo debito su sole, vento e acqua, oggi avremmo bollette più leggere.

Il governo, da parte sua, ha sbloccato, poco tempo fa, bypassando la tradizionale VIA, otto progetti per un totale di potenza cumulata di 314 MW, sia per fotovoltaico, geotermico ed eolico. Gli impianti verranno realizzati in Puglia, basilicata e Toscana.