Voli senza passeggeri: un boom che grava sull’inquinamento

Inquinamento gravoso ed inutile: è quello generato dai tantissimi voli senza passeggeri. Un problema molto diffuso, ora più che mai

aerei fantasma
Aereo – Base aerea (Pixabay)

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In ogni modo stiamo cercando di arginare i danni che in passato hanno inciso in modo determinante sul nostro ecosistema. L’inquinamento è un problema reale a cui non è più possibile sfuggire, non possiamo più girarci dall’altra parte e far finta di niente, la posta in gioco è troppo alta. C’è la Terra, che si sta ribellando con tutte le sue forze ed in ogni modo possibile, la nostra salute, con un numero sempre più elevato di tumori e malattie. Un problema che va risolto e che ha bisogno dell’attenzione di tutti. Dalle piccole abitudini domestiche a quelle di entità più importante, come ad esempio i viaggi degli aerei vuoti. Un problema, questo, che chiede un’ attenzione immediata. Scopriamone di più al riguardo.

Voli senza passeggeri: un inquinamento dannoso ed inutile 

aerei vuoti super inquinanti
Aeroplano tra grattacieli (Pixabay)

Nella sola Inghilterra, negli ultimi tre anni, sono stati circa 5000 i voli che sono partiti ed arrivati normalmente a destinazione, anche senza nessun passeggero. Praticamente vuoti. Questo fenomeno viene comunemente chiamato “volo fantasma” e ci riguarda molto da vicino perché contribuisce, in modo molto significativo, sull’inquinamento dell’atmosfera. Negli ultimi anni, molte compagnie aeree hanno scelto di inserire sui biglietti una percentuale di CO2 al fine di sensibilizzare i passeggeri a favorire voli che comprendano più persone ed a preferire queste soluzioni in sostituzione all’utilizzo delle macchine, per contenere, appunto, l’inquinamento atmosferico.

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Tuttavia, queste iniziative servono a ben poco se poi esistono voli che fanno intere tratte senza alcun passeggero. Un dispendio economico oltre che in termini strettamente legati all’ecosistema. Un problema doppio, quindi. Il motivo per il quale queste tratte vengano eseguite lo stesso, come sottolineano gli attivisti, risulta essere ancora sconosciuto. Rendere noti i dati che riguardano questi voli potrebbe essere, ad esempio, un primo, importantissimo, passo avanti da parte delle compagnie stesse.

Senza considerare che, ovviamente, le compagnie aeree per sopperire al mancato guadagno ed ai soli costi che questi voli comportano, sono costrette ad aumentare i prezzi dei biglietti a discapito dei viaggiatori. Un cane che si morde la coda, perché questo, inevitabilmente “costringe” sempre più persone ad optare per mezzi diversi per lo spostamento, come ad esempio le automobili.

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Soluzioni che comunque non contribuiscono a marginare il problema dell’inquinamento, anzi, lo aumentano. Si tratta di un problema urgente che chiede una risoluzione nel minor tempo possibile, per la nostra salute e per la salute del nostro ecosistema, già duramente provato e messo alle strette.